Corpo Forestale: interviene Scipio
“L’invocata riorganizzazione delle funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare – spiega il sindacalista – alla luce di una paventata razionalizzazione delle competenze e dei costi, si sta rivelando una bufala clamorosa – prosegue Scipio – perché è del tutto evidente come le finalità siano altre. Ai Corpi Forestali delle Regioni e delle Province autonome si aggiungeranno ora le polizie ambientali regionali, che Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche e Toscana, tutte ‘targate’ PD, oltre al vecchio progetto della Lombardia, stanno cercando di istituire”.
“Ciò che la Magistratura considera un merito e cioè la capacità dei Forestali di tirare dritto senza subire condizionamenti gerarchici o politici, è la condanna a morte del Corpo Forestale dello Stato – conclude Scipio – Meglio avere una propria polizia ambientale, fatta da persone magari assunte per chiamata diretta o in base a concorsi fatti in casa propria, che correre il rischio di avere una vera polizia ambientale nazionale che magari fa rinviare a giudizio il segretario della Provincia di Arezzo, arresta Sindaci, indaga sullo snodo fiorentino della TAV, oppure sanziona illustri Ministri per la realizzazione di piscine abusive. Ciò che non si riesce a controllare si deve distruggere”.