Il Coisp querela esponente politico per lesione d’onore
“Lesione irreparabile dell’onore di migliaia di Poliziotti aderenti al Sindacato”. Maccari: “L’odio per le divise annebbia certe menti al punto da fargli modificare la realtà a piacimento”
“L’insofferenza, il disprezzo, l’odio che certe persone nutrono per chi porta la divisa, e soprattutto per chi non ha paura né remore a difendere i colleghi che spendono una vita al servizio degli altri fra mille vuoti plausi fasulli e nessun aiuto o sostegno concreto, porta a perdere ogni freno dettato anche solo dal buon senso, se non dal rispetto – sconosciuto ad alcuni -, e persino ogni contatto con la realtà, al punto da modificare, stravolgere i fatti a proprio uso e consumo. Tutto purchè sia utile a sostenere le accuse, le offese, le ingiurie, il dileggio, l’aggressione degli altri, anche lo scambio ‘di persona’ o, in questo caso, ‘di Sindacato’.
Tanta leggerezza smaschera, in realtà, la furia incontrollata di certi soggetti che, lungi dal provare anche solo a comprendere le argomentazioni di volta in volta messe in campo, hanno come unico obiettivo l’aggressione a prescindere, senza neppure badare ai fatti che si citano, senza neppure preoccuparsi di mettere ordine nel ‘minestrone’ di informazioni che si mescolano in certe menti confuse e ottenebrate dagli slogan modaioli, dalle frasette da pubblicità di quart’ordine, da spot para-politici di sconosciuti ‘Cetto la qualunque’ che si sforzano di arringare la folla. Ma dovranno volare gli asini prima che noi, abituati a non arretrare di fronte a ben altri ostacoli, ed a confrontarci con ben altre argomentazioni, lasciamo che chiunque osi calpestare senza ritegno l’onore e il decoro delle migliaia di Poliziotti che ci onoriamo di rappresentare da sempre con il massimo del convincimento, pari solo alla correttezza ed all’indipendenza che ci contraddistinguono nell’intero panorama sindacale della Polizia di Stato”.
Con queste parole Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, annuncia e spiega l’iniziativa del Sindacato Indipendente di Polizia che ha sporto una querela contro il titolare dell’account facebook “MarcoFurfaro1980”, che il 9 luglio si è esibito (lui o chi per lui) sulla sua bacheca in un “capolavoro” diffamatorio ai danni del Coisp, del suo Segretario generale, dei suoi iscritti. Una sequela di insulti e di offese gravissime in cui il maldestro “aggressore” ha pensato bene anche di attribuire al Sindacato Indipendente un “fatto storico” che ha riguardato, in verità, tutt’altra Organizzazione Sindacale, così peggiorando la sua già critica situazione per aver ulteriormente diffamato gli appartenenti al Coisp attribuendogli un comportamento inesistente.
“La lesività delle dichiarazioni indirizzate al Sindacato – spiega l’avvocato Eugenio Pini, che ancora una volta rappresenta il Coisp portando avanti l’ennesima azione giudiziaria in difesa del Sindacato dopo le molteplici già conclusesi con successo – è immediatamente deducibile dal tenore delle offese all’onore ed alla reputazione dei singoli Appartenenti. Le affermazioni del titolare dell’account, indirizzate pubblicamente agli aderenti al Coisp e al suo Segretario Generale, oltre a ledere irreparabilmente il loro onore e il loro decoro, mirano a screditare l’immagine di migliaia di Appartenenti alla Polizia di Stato aderenti a questa Organizzazione Sindacale che vengono falsamente marchiati come autori di un gesto in realtà compiuto da altri”.
“E adesso – conclude Maccari – il minimo che possiamo fare, avendo il preciso dovere di difendere in ogni modo, in ogni sede, su ogni fronte i colleghi, è chiedere alla mente illuminata che ha scritto questo testo incommentabile di assumersi la responsabilità delle sue ‘propalazioni di verità assoluta’. Affermazioni che, a ben vedere, dimostrano una sola verità in modo pieno, e cioè il livello di livore, di rancore e di intolleranza che possono raggiungere certi soggetti ideologicamente avversi alle Forze dell’Ordine”.