Italia

Catania: annullamento scarcerazione scafisti. Il Coisp

Immigrazione, il Coisp sull’annullamento da parte del Tribunale della libertà di Catania della scarcerazione di 13 presunti scafisti: “E ora chi li troverà più? Ma dove vogliamo andare così… il sistema fa acqua da tutte le parti”

“Le problematiche legate all’immigrazione clandestina sono proprio come quelle che riguardano l’abbandono sostanziale degli Appartenenti alla Polizia di Stato: un coacervo di criticità, di carenze, di lacune, di inefficienze, di contraddizioni, di disorganizzazione che se rendono una sorta di inferno la vita lavorativa e personale dei colleghi, allo stesso modo rendono enormemente più difficili le possibilità di un serio ed efficace contrasto alle cause ed ai risvolti criminali legati al fenomeno della tratta dei clandestini. Ma come? Annunciamo fantomatici ‘giri di vite’ contro i trafficanti di esseri umani, farnetichiamo di bombardamenti di barconi e di maxi operazioni di Polizia giudiziaria, e poi, una volta arrestati dei presunti scafisti, li lasciamo andare ritenendoli dei semplici pescatori che si sono ritrovati loro malgrado il loro peschereccio carico di disperati, poi cambiamo idea e ci rendiamo conto che in realtà ben potrebbero essere dei pericolosi criminali organizzati e dediti alla tratta, ma intanto… chi li trova più? Insomma, pare proprio che ci sia più di qualcosa che non va, al di là delle continue ed ipocrite rassicurazioni di burocrati e politici che propinano agli italiani la litania: è tutto sotto controllo”.

Queste le parole di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la notizia dell’accoglimento da parte del Tribunale della libertà di Catania dell’appello della Procura di Siracusa contro la scarcerazione di 13 scafisti egiziani. Il collegio catanese ha infatti annullato l’ordinanza del gip Patricia Di Marco dell’ottobre scorso che aveva scarcerato i 13 scafisti, fermati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che dunque adesso sono attivamente ricercati. Il Tribunale ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari non ravvisate dal gip, sostenendo che il reato “non fosse occasionale e legato alla situazione in cui gli stessi si erano involontariamente trovati – ha spiegato il Procuratore Capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano -, ma un delitto voluto ed organizzato fin dall’inizio dagli indagati”. Gli scafisti erano stati fermati dal Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione presso la Procura di Siracusa. Erano stati individuati a bordo di un peschereccio con 200 migranti tratti in salvo dalla nave Fenice della Marina Militare nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Il Riesame ha spiegato che esisteva anche il pericolo di fuga, “trattandosi di soggetti privi di fissa dimora in Italia e che potrebbero godere di appoggi logistici all’estero. Dai racconti dei migranti è dimostrato il coordinamento con altri complici in Turchia, in Libia e in Egitto, la disponibilità di mezzi ed imbarcazioni per organizzare il viaggio per l’Italia, oltre alla riscossione di considerevoli somme di denaro”.

“Lavoro delle Forze dell’Ordine vanificato e completamente neutralizzato – conclude Maccari -, presunti pericolosi criminali liberi di continuare a delinquere dove e come gli pare. Tutto da rifare… E’ una lotta impari e, diciamo la verità senza ipocrisia, il sistema non aiuta di certo. Il sistema fa acqua da tutte le parti”.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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