Italia

Black out a Fiumicino: viaggiatori in attesa a causa interruzioni di corrente

Disagi e caos allo scalo romano. Si al risarcimento tra EUR 250 e EUR 600 per i voli in ritardo tre ore o più dopo l’orario di arrivo

Una serie di black out elettrici ha creato nuovi disagi all’aeroporto di Roma-Fiumicino. Secondo i primi accertamenti, la causa è da imputare al surriscaldamento di alcune centraline. Le interruzioni di corrente si aggiungono al caos che si è creato ieri dopo che un incendio, molto probabilmente di origine dolosa, alla pineta vicino allo scalo, ha bloccato i voli in partenza per più di un’ora. Centinaia di passeggeri attendono di partire per le loro destinazioni da ieri. Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia con l’occasione che  la situazione dei passeggeri di voli ritardati deve essere considerata paragonabile, per quanto riguarda l’applicazione del diritto ad una compensazione pecuniaria, a quella dei passeggeri di voli cancellati «all’ultimo momento», poiché tali passeggeri subiscono un disagio simile, vale a dire una perdita di tempo. Il  risarcimento del “danno supplementare” dovrà essere richiesto con le giuste modalità e secondo i principi prescritti dalla norma e riconosciuti dalla giurisprudenza. Non bisogna infatti confondere la compensazione pecuniaria prevista nel Reg. (ce) 261/05 esclusivamente nei casi di negato imbarco e cancellazione del volo, con il risarcimento del danno previsto anche in caso di ritardo aereo, ma esclusivamente da parte della Convenzione di Montreal. Inoltre è importante rilevare che qualora il volo faccia parte di un pacchetto viaggio (contratto che comprende il viaggio, l´alloggio e altri servizi), seppur le disposizioni normative sul trasporto aereo (convenzione di Montreal – Reg.ce 261/05) sono pienamente valide, vi sono ulteriori norme, più´ specifiche, contenute nel Codice del Consumo. In questi casi e´ bene valutare, a seconda del problema riscontrato, la giusta controparte a cui rivolgersi (vettore aereo o tour operator) per le eventuali contestazioni.

Lecce, 30 luglio 2015                                                                                                                                                                                           

Giovanni D’AGATA 

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