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Il Coisp critico anche con la Pinotti:

Immigrazione, il Coisp critico anche con la Pinotti: “Loda Mare Sicuro senza alcun riguardo per i dati reali: la maggiori parte degli scafisti fermati sono stati scarcerati. Mezzi costosissimi per risultati del genere? E così si garantirebbe la sicurezza?

Il pessimo vizio di enfatizzare discorsi e risultati che dovrebbero sembrare lusinghieri e straordinariamente efficienti ed, invece, sono assolutamente inadeguati e non all’altezza, nel contesto generale, per parlare di garanzie di sicurezza in relazione alle problematiche dell’immigrazione clandestina e della tratta di esseri umani è particolarmente diffuso fra i rappresentanti del Governo. Dopo il Ministro Alfano anche il Ministro Pinotti, adesso, si mette a sciorinare dati che, a bene vedere, sono infinitesimali rispetto a quelli richiesti per poter parlare di risultati di rilievo e, comunque, considerati nel quadro generale del sistema punitivo e di prevenzione, sono assolutamente sconfortanti. Cento scafisti fermati ma la maggior parte dei quali scarcerati, una nave bloccata sulle centinaia, migliaia che si muovono nel corso dei mesi, sono letteralmente bazzecole, specie in relazione ai costi di Mare Sicuro, e dimostrano tutta la scarsa efficacia, specie sul piano repressivo, di un sistema in cui gli interventi delle diverse autorità non sembrano affatto calibrati, nonché di una legislazione in materia evidentemente non più adeguata ad un fenomeno epocale senza precedenti”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna ad intervenire sul tema immigrazione e, questa volta, è assai critico nei confronti del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che parlando alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato sullo stato delle missioni in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferendosi all’Operazione “Mare Sicuro” ha spiegato che: “…sono stati fermati e consegnati all’Autorità Giudiziaria nazionale oltre 100 scafisti, e lo scorso 14 aprile è stata sequestrata una cosiddetta nave madre”. “L’Operazione Mare Sicuro avviata il 12 marzo 2015 – ha aggiunto il Ministro – in considerazione dei preoccupanti sviluppi della crisi libica e della connessa esigenza di incrementare le misure di tutela della sicurezza nazionale attraverso un rafforzamento del dispositivo aeronavale lì operante, svolge attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima in un’Area di Operazione situata nel Mediterraneo centrale e prospiciente le coste libiche, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti”.

Le gravissime problematiche di fronte alle quali ci ha messo il massiccio fenomeno migratorio che, è bene dirlo, non è cominciato esattamente ieri – conclude Maccari – richiedono interventi mirati e massicci su più fronti, ma tutti coordinati in un’unica direzione. Ma l’idea che ci viene restituita nonostante tutta la fatica di questi mesi, se è vero come è vero che si fanno enormi sacrifici poi quasi completamente vanificati, è che annaspiamo come se stessimo affogando in quel Mare Sicuro di cui oggi il Ministro pare vantarsi. Del lavoro delle Forze dell’Ordine fa bene sicuramente a vantarsi, dato il livello di competenza e professionalità che è fuori discussione. Ma degli altri dati che dimostrano quanto tanti soldi e tanta fatica non servano poi a molto, vogliamo discuterne o fingiamo di non vedere, trincerandoci dietro al solito discorso ‘io la mia parte l’ho fatta del resto non mi interessa’? A Siracusa, tanto per citare un caso balzato nuovamente agli onori delle cronache pochi giorni fa, erano stati assicurati alla giustizia ben 13 presunti scafisti dediti alla tratta in maniera organizzata e con notevoli mezzi a disposizione, almeno stando a quanto rilevato dal Tribunale della libertà di Catania che ha annullato la loro scarcerazione disposta dopo i fermi dal gip che li aveva invece considerati alla stregua di poveri pescatori. Di queste cose vogliamo discutere, oppure no? Ancora una volta emergono tutte le lacune di un sistema scoordinato ed al limite della schizofrenia, in cui l’unica cosa che non cambia mai, ma proprio mai, è la mole di lavoro che svolgono le Forze dell’Ordine, anche se a volte non si capisce bene a quale fine…”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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