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Lecce: incendio in viale Giovanni Paolo II

Incuria e degrado nella periferia a Lecce. L’inferno su viale Giovanni Paolo II (già viale dello Stadio), per l’abbandono del territorio da parte dell’amministrazione comunale. Un incendio che poteva causare il peggio.

Se ne sta parlando in queste ore, dopo che un incendio divampato ai margini di viale Giovanni Paolo II (già viale dello Stadio) a Lecce, ha causato addirittura la combustione delle palme poste al centro della carreggiata e la distruzione di parte dell’arredo urbano con conseguenze che potevano costare ben più care della perdita di alcuni beni pubblici.Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da anni denuncia anche il degrado e l’abbandono delle periferie del capoluogo salentino si tratta dell’ennesima dimostrazione dello scempio e della trascuratezza della quale unica responsabile è la locale amministrazione cittadina che vive ormai da tempo nell’inerzia verso cui sta scivolando il secondo mandato del sindaco che ha tracciato un solco che ormai appare incolmabile tra il centro “barocco” e le zone al di là della circonvallazione.

 

Per tali ragioni, non possiamo che rivolgere un vero e proprio monito verso il primo cittadino e la sua amministrazione perchè se dovesse accadere una qualsiasi conseguenza negativa sulle persone a causa dell’incuria e del disinteresse che viene quotidianamente dimostrato, unici responsabili dovranno ritenersi essi stessi.

Lecce, 1 agosto 2015                                                                                                                                                                                            

                                                                                                  Giovanni D’AGATA

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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