Trebbo poetico ad Albissola con Cardarelli
Albissola Marina- Il Trebbo poetico giunge quest’anno alla sesta edizione e porterà in scena questa volta Vincenzo Cardarelli. L’appuntamento è per sabato alle ore 21 nella suggestiva Piazzetta di Pozzo Garitta a Albissola Marina. La scelta su Cardarelli è caduta riflettendo su quanto il poeta abbia amato la nostra regione: fra le sue più celebri liriche vi sono infatti “Liguria” e “Sera di Liguria”. L’evento, organizzato dal Comune di Albissola Marina con la collaborazione dell’Associazione Culturale Arte DOC e del Circolo degli Artisti, è patrocinato dal Comune di Albisola Superiore. La serata verrà condotta da Simona Poggi ed avrà quali protagonisti il professor Silvio Riolfo Marengo, critico letterario e direttore della rivista Resine, mentre a declamare le liriche del poeta sarà il noto attore Alessandro Sorrentino.
“Molte poesie di Cardarelli- dice Marengo- come Liguria, Estiva, Autunno, Adolescente, sono rimaste durevolmente nella memoria comune delle generazioni più anziane, per la loro immediata comunicabilità e anche perché erano obbligatoriamente inserite nella antologie scolastiche e, in quanto tali, mandate a memoria. Anche per questo, in un tempo come il nostro che della memoria, del silenzio e del raccoglimento necessari alla poesia, e dunque all’esistere, sembra fare a meno, vanno rilette, studiate e meditate”. Grande soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa da
Nicoletta Negro, vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Albisola Marina: “ Ho trovato – dice la Negro- la scelta di quest’anno per il Trebbo Poetico di Simona Poggi davvero pertinente e suggestiva. Leggere Cardarelli in Pozzo Garitta sarà vivere emozioni uniche e sognare diventerà più facile per la grande bellezza che il piccolo borgo medioevale ci regala. Questa manifestazione, dal sapore antico e dallo spirito immortale, è per l’Amministrazione Comunale un onore ed un sentito piacere e ci auguriamo che in molti possano godere con noi di questi versi e visitare il nostro splendido paese”. Nel corso della serata ci sarà anche un ricordo dedicato al poeta albisolese Enrico Bonino di cui quest’anno ricorre il decennale della scomparsa. Sorrentino leggerà e interpreterà alcune delle sue liriche più famose. “Bonino – ci ha spiegato la Poggi- ha avuto un ruolo fondamentale per il Trebbo poetico infatti, grazie all’amicizia con Toni Comello, organizzò nel 1958 questo importante evento culturale nella nostra cittadina”. Ritorna così in grande stile in Riviera, a distanza di quasi 50 anni, grazie all’impegno ed all’interessamento di Simona Poggi ed Alessandro Sorrentino, il trebbo poetico. L’ happening proposto al pubblico, formato da turisti e residenti albisolesi, dedicato a Vincenzo Cardarelli rappresenta una interessate proposta culturale dell’estate rivierasca: “ Si tratta- dice il noto scrittore ed editor Armando D’Amaro- di una occasione imperdibile per gli appassionati di poesia e di teatro per ammirare una performance davvero unica in una serata che riporterà ad Albissola la grande tradizione del Trebbo”.
Alessandro Sorrentino, vincitore nel 2003 del “ Lauro Dantesco” premio assegnato dal Centro Relazioni Culturali di Ravenna, all’interno della rassegna internazionale “La Divina Commedia nel mondo”, darà vita e voce alle liriche di Cardarelli.
“Nel 1956, a Cervia- ha spiegato Simona Poggi- Toni Comello e Walter Della Monica iniziarono i Trebbi poetici, organizzati in una piazza o in una grande sala: letture espressive miranti a rinnovare il gusto del pubblico per la poesia italiana antica e moderna. Grazie a quella straordinaria invenzione e mantenendone inalterata la formula originale ancora oggi la poesia viene portata a diretto contatto con il pubblico. Il Trebbo di Albisola si inserisce in questo contesto: un evento culturale di grande valore che sottolinea anche la grande popolarità di Vincenzo Cardarelli”. Il Trebbo poetico ebbe successo fino agli anni Sessanta poi decadde come forma di spettacolo e comunicazione. “Le sue origini- conclude D’Amaro- sono legate al mondo contadino padano ed appenninico. Durante la stagione autunnale e invernale, caratterizzata da serate lunghe e fredde, era consuetudine per le famiglie contadine trovarsi a casa dell’uno o dell’altro per trascorrere la serata insieme. Ci si riuniva nella stalla, l’unico ambiente sufficientemente ampio e moderatamente riscaldato. Ciascun membro della famiglia era dedito alla propria attività: le donne filavano, gli uomini giocavano a carte, o parlavano tra loro per organizzare il lavoro dell’indomani. I i bambini giocavano, oppure ascoltavano le storie dei nonni. Dopo che i bambini erano andati a letto cominciava la seconda parte della serata. Uomini e donne si radunavano allo stesso tavolo ed iniziavano a raccontare fatti e pettegolezzi. Alcune volte il capofamiglia invitava un cantastorie, vero protagonista del trebbo ed i presenti rimanevano tutti all’ascolto delle storie da lui raccontate”.
L’idea di presentare la lettura di testi poetici a contatto col pubblico, anticipatrice delle moderne letture pubbliche, il famoso reading, fu dovuta a due giovani appassionati di poesia: Antonio “Toni” Comello e Walter Della Monica. I due si ispirarono alla tradizione romagnola del trebbo e contribuirono così a diffondere questa cultura poetica a livello nazionale. Le serate di allora erano un excursus attraverso la poesia di tutti i tempi: autori come Dante, Petrarca, Foscolo, Manzoni, Carducci, Pascoli, e ancora Saba, Cardarelli, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Gatto, Caproni, Sereni, Pasolini ed altri poeti italiani grazie al Trebbo vennero restituiti alla gente in tutta la loro freschezza. Con questa iniziativa Comello e Della Monica ricevettero il plauso del pubblico più disparato, in Italia e all’estero. Ad essi dobbiamo inoltre il successivo dilagare del fenomeno delle pubbliche performance, proposte da attori noti quali Carmelo Bene, Vittorio Gassman e Roberto Benigni.
CLAUDIO ALMANZI