Italia

Sicurezza nei luoghi di divertimento, il Coisp sulle parole del Questore di Venezia

rivolto un appello ai genitori: “Per una volta siamo d’accordo con lui, su certi temi c’è piena convergenza degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine”

“Educare i figli al rispetto delle regole non perché costretti ma perché si crede alla loro bontà ed alla loro utilità, anzitutto in famiglia, primo luogo di formazione, è l’unica strada per attuare la migliore prevenzione possibile. Un messaggio alquanto chiaro, quello del Questore Angelo Sanna, che segue di pochi giorni il nostro identico pensiero, espresso con forza e convinzione dettate proprio dall’importanza dell’argomento in campo, e proprio dalla dedizione con cui svolgiamo un lavoro che ci vede sentinelle della sicurezza dei cittadini. Non capita affatto spesso, ma su questo tema evidenziamo l’assoluta convergenza di pensiero con il Questore, che peraltro non è l’unico rappresentante delle Forze dell’Ordine ad essersi espresso in questi termini. Il fatto che su certe questioni abbiamo tutti identità di vedute e di analisi dovrebbe indurre a riflettere. Noi siamo osservatori privilegiati dell’universo giovanile fuori dalle mura domestiche, nonché degli effetti ‘globali’ di un certo diffuso stile di vita che troppo indulge sul rispetto di certi dettami scritti e non scritti, dettati dalla legge ma anche dal buon senso, e per questo il nostro ‘allarme’ merita di essere preso alquanto seriamente in considerazione”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna sulla questione che, purtroppo, sta riempiendo le cronache estive, costellate di notizie di disgrazie avvenute a danno di giovani nei luoghi di svago e di divertimento come discoteche, altri locali e zone di ritrovo soprattutto notturno. Dopo l’ultimo tragico decesso di un giovane, il Coisp si è espresso in termini molto critici nei confronti di una carenza di intransigenza e serietà nel comunicare ed inculcare il senso delle regole ed il rispetto della vita propria e degli altri, nonché, di conseguenza, il rispetto di chi per lavoro si dedica a tutelarle, ed a pochi giorni di distanza i media hanno diffuso anche le parole del Questore di Venezia, Angelo Sanna, che si è rivolto ai genitori con un ammonimento che suona come un vero e proprio appello: “Fate la vostra parte. Li dovete educare voi i figli a rifiutare la cultura dello sballo in pista”, annunciando un giro di vite dei controlli da parte della Polizia nei luoghi della movida.

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