Sicurezza, ancora il Coisp dopo la conferenza stampa di Alfano
“Chi parla di reati in calo si riferisce furbescamente ad un generico calderone che non rende l’idea della realtà. Truffe, rapine e furti sono aumentati moltissimo, e guarda caso sono proprio ciò che interessa ai cittadini.”
“Non solo Alfano racconta una verità tutta strumentalizzata a uso e consumo di un Governo che finge di occuparsi di sicurezza, ma lo fa rimestando e propinandoci, a Ferragosto, i medesimi dati e la medesima relazione dello scorso marzo. Certo che gli alti papaveri del Viminale potevano sforzarsi di creargli almeno un documento nuovo, sempre menzognero ma nuovo! Da ogni dove fioccano le grasse smentite alle chiacchiere del Ministro che parla di reati in calo sapendo benissimo che il calderone dei dati generali non rende affatto l’idea della realtà né delle diverse esigenze dei territori. Sarebbe sufficiente farsi un giro in una città a caso e parlare con i cittadini, ma anche a leggere i tanti servizi sui media non si fa altro che trovare la fotografia della realtà tanto sconosciuta al Dipartimento e al Ministero”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, in un secondo intervento, dopo quello di ieri, con il quale il Sindacato Indipendente di Polizia replica alle dichiarazioni fatte dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella tradizionale conferenza stampa di Ferragosto, durante la quale, presentando i dati dell’ultimo anno di attività delle Forze dell’Ordine, ha spiegato che si è registrato un calo complessivo dei reati del 9,3%.
Ma a ben esaminare le singole voci la stampa rileva efficacemente che: “Cresce senza sosta il numero di truffe, rapine e furti compiuti in Italia. In tre anni – è spiegato da una parte – i delitti denunciati dalle Forze di Polizia all’Autorità giudiziaria sono passati da 2,6 milioni a tre milioni, con un incremento del 10,3 per cento”.
Ed altrove si legge: “Le province in cui i furti in casa sono aumentati di più nell’ultimo decennio sono Forlì-Cesena (al primo posto, +312,9%), Mantova (+251,3%), Udine (+250,0%), Terni (+243,7%) e Bergamo (+234,3%). Tra le grandi città, gli aumenti maggiori si registrano a Milano (+229,2% nel periodo 2004-2013), Firenze (+177,3%), Torino (+172,6%), Padova (+143,3%), Palermo (+128,4%), Venezia (+120,9%), Roma (+120,6%), Bologna (+104,5%) e Verona (+103,4%). Si svaligia sempre e comunque: di notte e di giorno, da soli o organizzati in bande, spesso mentre gli inquilini si trovano in casa. Parallelamente ai furti, infatti, cresce un altro reato ancora più allarmante: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) ed un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno. A differenza dei furti in abitazione, le rapine sono commesse principalmente al Sud”.
“A marzo, del resto – aggiunge Maccari – lo stesso Vice Ministro alla Giustizia, Enrico Costa, dopo un Consiglio dei ministri aveva spiegato chiaramente che: “I dati segnalano un forte aumento dei furti in casa, raddoppiati in 10 anni, indica il Censis”.
“Inutile dire – conclude Maccari – che nel clima di giubilo del Ministro e del suo entourage per il livello di sicurezza in un Paese dove, però, le ventenni devono uscire scortate, i reati in aumento in maniera vertiginosa sono proprio quelli che più interessano ai cittadini, perché gravano maggiormente sulla loro vita quotidiana e su ciò che costruiscono in una vita di sacrifici, e che rischiano di trovare sempre meno riscontro da parte delle Forze dell’Ordine, visto la progressiva riduzione dei nostri presidi sul territorio e dei numeri su cui possiamo contare voluti dal Governo”.