Editoriali

Storia segreta ma non troppo…

Il nonno Giovanni, papà di mia madre, ebbe una gioventù avventurosa e piena di episodi importanti. Discendente da una famiglia di notai, non trovò difficile seguire quel tipo di studi e laurearsi, senza sforzo, ancora giovanissimo… Suo padre Luigi, discreto possidente di boschi, seccatoi e campi ubertosi, non aveva voluto seguire la traccia degli avi ma dedicarsi invece all’agricoltura con tutta la sua passione.

Il figlio Giovanni, anche lui risoluto nelle sue cose, prima di mettersi a redigere atti notarili, si prese tutto il tempo necessari per studiare una lingua ostrogota, austriaca, anzi tedesca…perché voleva cimentarsi con quei suoni duri e inconsueti dalle nostre parti e studiare a fondo quello che nessuno in famiglia conosceva…

Poi si regalò, con i soldi del padre, un bel viaggio per l’Europa: Vienna, Berlino, Praga dove si imbatté in una giovane di bella famiglia che si invaghì di questo italiano con i baffi che parlava con dolcezza il tedesco.

 

A Praga tuttora si parla il ceco ma vi è anche una minoranza che parla il tedesco e lui trovò una ragazza colta, di lingua ceca e tedesca che lo incantò per la sua spigliatezza e gentile allegria: era la brava e paziente traduttrice Milena Jesenská, già corteggiata dall’avvocato Franz Kafka, per il quale aveva iniziato a lavorare nella traduzione dei suoi racconti in ceco.

Fu così che lo scrittore Franz e il nonno Giovanni, rivali in amore, divennero amici, entrambi affascinati dalla bella Milena con la quale uscivano entrambi per Praga in lunghe e simpatiche passeggiate…

Poi il nonno proseguì il suo viaggio di svago e di studio per Zurigo, Ginevra, Milano e Genova… poi tornò a casa, dove iniziò il suo tirocinio nello studio di un vecchio notaio, prossimo a lasciare.

Ma con lo scrittore Kafka iniziò una lunga corrispondenza in lingua tedesca che il nonno apprezzava e che continuò anche dopo la grande guerra del 15-18.

Nel suo archivio del paese ligure vi sono ancora le preziose lettere–confessioni di Franz Kafka, che nel frattempo era diventato un famoso scrittore sempre più apprezzato.

 

Bruno Chiarlone Debenedetti.

 

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