Viaggio nelle Marche: la leopardiana Recanati
Attirati dalla storia e dalla letteratura, a Recanati non si può restare insensibili al fascino dei piccicasanti né dei Colli Maceratesi DOC, vino che, insieme con il Rosso Piceno DOC, impreziosisce la tradizione enologica e gastronomia del territorio. In effetti, questa città è conosciuta soprattutto per aver dato i natali a Giacomo Leopardi, ma in realtà mette a disposizione dei turisti molte altre proposte, tra tour culturali ed eventi all’insegna del divertimento: è il caso, per esempio, della rassegna di concerti di Lunaria, che si svolgono in Piazza Leopardi nel mese di luglio, o di Amantica, appuntamento in programma nello stesso periodo che è dedicato allo strumento dell’organetto e alla musica tradizionale nel quartiere di Castelnuovo; senza dimenticare, ovviamente, la festa patronale, cioè la Festa di San Vito, il 15 di giugno.
Su Goodmarche.com tutti questi appuntamenti sono segnalati e illustrati nel dettaglio: d’altro canto, Recanati è una meta turistica a 360 gradi, che offre molte altre opzioni. Il solo elenco degli edifici di architettura religiosa fa rimanere a bocca aperta, per esempio, a cominciare alla Chiesa di Santa Maria Morello, dove è stato battezzato Leopardi, per proseguire con la Chiesa e il convento dei frati Cappuccini del XVII secolo. La facciata vanvitelliana della Chiesa di San Vito e il portale in pietra d’Istria realizzato nel 1485 da Benedetto da Maiano della Chiesa di Sant’Agostino valgono, come si suol dire, il prezzo del biglietto (ma ovviamente non c’è alcun biglietto da pagare per ammirarli), mentre una visita alla Chiesa di San Domenico consente di osservare da vicino uno dei più importanti affreschi portati a termine da Lorenzo Lotto, il San Vincenzo Ferrer in gloria. Non si possono dimenticare, poi, la Chiesa di Sant’Anna e, soprattutto, la Concattedrale di San Flaviano, all’interno della quale è ospitato il sarcofago di Papa Gregorio XII.
Gli appassionati di architettura, poi, possono trovare pane per i propri denti anche dando un’occhiata a Villa Colloredo Mels, che ospita la Pinacoteca Comunale (con varie opere del Lotto) e Palazzo Venieri, costruito su disegno di Giuliano da Maiano per volere del cardinal Venieri. Il Palazzo Comunale, invece, è un esempio di edificio neoclassico, essendo stato fatto costruire alla fine del XIX secolo per commemorare il centesimo anniversario della nascita di Giacomo Leopardi. Non bisogna commettere l’errore, tuttavia, di considerare il poeta il solo grande esponente della cultura e dell’arte del territorio: merita di essere menzionato, infatti, anche Beniamino Gigli, tenore recanatese a cui è dedicato il Museo del Teatro Persiani, che ospita molti suoi cimeli, molte sue fotografie e molti suoi costumi di scena.
A proposito di Leopardi, invece, la varietà di scelta è molto ampia, con luoghi leopardiani collocati dappertutto, dalla piazzetta Sabato del Villaggio al Monte Tabor che ispirò l’Infinito, passando per il Centro Nazionale Studi Leopardiani e la Torre del Passero Solitario.