EXPO: presente anche l’Associazione Coniglio Italiano
La felice collocazione del pannello multimediale dell’associazione
allestito lungo il percorso che il visitatore deve seguire all’interno del padiglione della federazione aderente a Confindustria
ne consente una buona visibilità ed è stata considerata dai vertici dell’associazione un’opportunità irripetibile e una grande vetrina per il nostro Paese. Un appuntamento unico a cui la neo costituita Associazione Coniglio Italiano non poteva mancare.
Il pannello, è stato elaborato creativamente dall’agenzia di comunicazione integrata Publione (con sedi a Forlì, Milano e Napoli), così come il filmato istituzionale che racconta come la carne di coniglio possa essere gustata con grande soddisfazione dai diversi target di riferimento identificati come quelli che possono trarre, dal suo consumo, i maggiori benefici, e cioè: i bambini, gli sportivi e gli anziani: in pratica tutta la famiglia.
L’Associazione Coniglio Italiano è un gruppo di produttori (allevatori, macellatori, mangimisti e altri componenti della filiera) che si sono uniti, per far riscoprire i valori della carne di coniglio nazionale e che, attraverso il lavoro e la passione, desidera evidenziare le qualità della sua carne, puntando sulla valorizzazione e sulla tutela della produzione italiana.
L’Associazione Coniglio Italiano mira a riaffermare l’opportunità di un maggior consumo del prodotto, per assicurare un sostanziale risparmio alle famiglie italiane oltre che una alimentazione più sana e leggera.
La carne di coniglio italiano è un alimento sano e ricco di valori nutrizionali che, come e forse più delle altre carni bianche, contiene pochi grassi ed è ideale nelle diete che prevedono bassi livelli di colesterolo, mentre è ricca di proteine e di aminoacidi essenziali che ne facilitano una semplice e corretta assimilazione da parte dell’organismo.
Per consolidare e sviluppare questa prima fase di vita dell’Associazione Italiana Coniglio Italiano, sono state, recentemente, realizzate altre importanti iniziative, che confermano la volontà di procedere velocemente verso l’affermazione e la conoscenza del marchio, affinché tutti gli operatori del settore (distributori inclusi), sappiano riconoscerlo ed apprezzarne i valori, frenando lo sviluppo della diffusione di carni di provenienza non controllata (specie da alcuni Paesi esteri).
Ospiti della Coldiretti nel suo Padiglione all’Expo di Milano, lo scorso 26 agosto, sono stati riassunti, davanti ad un’attenta e competente platea di operatori economici e di rappresentanti del mondo dell’informazione, gli obiettivi dell’associazione, che intende porsi a difesa dell’intera filiera agroalimentare per la produzione del Coniglio Italiano.
La gratitudine dei vertici dell’associazione, rappresentati dal Presidente Zeno Roma, dal trasformatore Spartaco Berti e dal coordinatore Stefano Gagliardi, é andata alla Coldiretti per il riconoscimento del progetto, come ha dichiarato il presidente nazionale Roberto Moncalvo: “sposa la filosofia Coldiretti: qualità, sostenibilità, salubrità, aggregazione di soggetti che collaborano nel rispetto e nel confronto per la creazione di filiere sempre più affidabili. Siamo il Paese del buono, del giusto e del bello e sarebbe un disastro che non valorizzassimo a fondo prodotti che tutto il mondo ci invidia attraverso filiere trasparenti e attraverso norme chiare”
Un ringraziamento particolare é stato rivolto anche all’Onorevole Debora Serracchiani, che ha voluto confermare come anche il mondo politico é assai attento alle problematiche legate alla difesa della produzione italiana e della sua qualità.
É stato anche annunciato, in quella sede, l’accordo stipulato dall’associazione con il Banco Alimentare
presieduto da Andrea Giussani, che potrà contare “subito” su oltre 16.000 razioni di carne di coniglio, prodotta e confezionata dai principali trasformatori italiani, aderenti all’associazione e su una successiva, periodica fornitura gratuita di carni di coniglio (italiano, naturalmente), destinata a contribuire alle esigenze alimentari di oltre 2.000.000 di poveri che il Banco Alimentare assiste, attraverso la sua capillare organizzazione territoriale
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