Marocco. Incontro tra Re Mohammed VI e François Hollande a Tangeri. Firma di accordi bilaterali eccezionali
TANGERI – Re Mohammed VI del Marocco si è incontrato a Tangeri con il presidente francese François Hollande in quella che è stata una visita ufficiale di lavoro e d’amicizia. Scopo di tali colloqui è stato quello di rinnovare i rapporti fra il Marocco e la Francia al fine di rafforzare il partenariato storico e il particolare ruolo del regno nordafricano nei quadri euro-mediterraneo ed euro-africano.
I temi trattati sono:
– Partenariato multidimensionale. Si tratta di un approccio ampio per grandi progetti come la linea ferroviera a alta velocità, l’industria automobilistica, le energie rinnovabili e la formazione dei giovani. La lotta contro il terrorismo ed il radicalismo è stata concretizzata con la firma d’accordo bilaterale per la formazione degli imam francesi in Marocco, riconoscendo quindi la pertinenza del modello marocchino nella gestione del campo religioso. Questi accordi sono stati firmati alla presenza di Re Mohammed e di Hollande da Laurent Fabius, ministro francese degli Affari Esteri e da Ahmed Toufiq, ministro degli Habous e gli Affari Islamici.
– Clima. Quanto alla problematica del cambiamento climatico, i due paesi assicureranno la presidenza rispettivamente della Francia al COP 21 e del Marocco al COP 22 (conferenze sul clima a marchio Onu previste per il 2015 e il 2016); i due governi hanno ribadito la loro determinazione nell’unire gli sforzi affinché la comunità internazionale trovi risposte adeguate e appropriate su questo tema delicato che interessa tutto il pianeta.
– Convergenza sulle questioni internazionali. I due paesi convergono in un’azione comune sulle questioni globali. Le politiche marocchine pertinenti questo genere di temi danno al Marocco una posizione attiva nel contesto internazionale. Il vertice tra Mohammed VI ed il presidente francese è stato utile per il proseguo del Dialogo strategico per le questioni regionali ed internazionali d’interesse comune e ha implementato il ruolo del Marocco come attore regionale chiave e partner credibile ed ascoltato sulle questioni degli spazi arabo-mediterraneo e africano.
– Crisi libica. Il “Processo di Skhirat”, che rappresenta una necessità per la comunità internazionale, vede ora importanti passi avanti per giungere ad una soluzione della crisi, cosa auspicata da entrambi i paesi.
– Migrazioni. Le sfide legate al fenomeno migratorio Africa – Europa e l’esempio del modello marocchino indicano la necessità di una gestione dei movimenti migratori inclusiva, pluridimensionale che consideri l’importanza dello sviluppo dell’Africa.
– Altre crisi. Le crisi che scuotono i paesi del Medio Oriente e quelli dell’area sahelo-sahariana hanno visto l’impegno del re del Marocco riconosciuto dallo stesso presidente Hollande.
– Vertice allargato. Al vertice hanno preso parte Fabius ministro degli Esteri, Segolene Royal, ministro dell’Ecologia e dell’Energia, Najat Vallaud Belkacem (francese d’origine marocchina), ministro dell’Educazione nazionale, Myriam El Khomri (francese d’origine marocchina), ministro del Lavoro, dell’Impiego, della Formazione professionale e del Dialogo sociale, Jean – Marie Il Guen, Segretario di Stato incaricato delle relazioni con il Parlamento e Jack Lang, ex ministro, presidente dell’istituto del Mondo Arabo; dal lato marocchino, Abdelilah Benkirane, Capo del governo, Fouad Ali El Himma, Consigliere del Re, Mohamed Hassad, ministro dell’Interno, Salaheddine Mezouar, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione e Chakib Benmoussa, ambasciatore del Marocco a Parigi.