Mediterraneo da salvare, firma tra Stintino e Badesi Santuario Pelagos
Nel Mediterraneo un’area marina da preservare
Stintino e Badesi siglano la Carta di partenariato del Santuario Pelagos.
La presenza del delfino comune è ormai rara all’interno del Santuario dei cetacei, gli esemplari di balene comuni non superano il numero di 4mila, mentre non sarebbero più di 500 i tursiopi che vivono nel bacino Nord Occidentale del Mediterraneo. Dati alla mano questi alcuni dei numeri che danno il quadro delle presenze dei mammiferi all’interno del santuario che, nel 1999 a Barcellona, venne creato con la sigla dell’accordo internazionale tra Italia, Francia e Principato di Monaco.
I dati sono stati illustrati sabato nella sala consiliare del Comune di Stintino, durante la firma della Carta di partenariato del Santuario Pelagos che ha coinvolto i Comuni di Stintino e Badesi e, in rappresentanza del Santuario dei cetacei e del ministro dell’Ambiente, il comandante del reparto Ambiente Marino Aurelio Caligiore.
Per Stintino, a firmare il documento è stato il primo cittadino Antonio Diana il quale ha voluto ricordare che l’amministrazione già dal 2005 ha avviato iniziative per la tutela dei mammiferi del mare, con lo studio realizzato sui tursiopi dall’allora Icram, ora Ispra. «Con grande volontà e attività – ha detto il sindaco – portiamo avanti queste iniziative e siamo convinti che il coinvolgimento delle scuole e dei nostri giovani sia un punto di forza per trasmettere la cultura del rispetto dell’ambiente e, in questo caso, anche del mare e dei suoi abitanti».
Nella sala consiliare del Comune, i ragazzi delle tre classi delle scuole medie di Stintino hanno potuto assistere alle splendide immagini del video documentario realizzato nel Santuario Pelagos. Un’area internazionale compresa tra Italia, Principato di Monaco e Francia che si estende per oltre 87mila chilometri quadrati, dedicata alla conservazione dei cetacei. Una area marina considerata quasi sacra proprio perché mira alla conservazione di numerose specie marine. Tra queste anche la stenella striata (250mila esemplari), il grampo (delfino) presente con circa 250mila esemplari, quindi lo zifio (3mila), il capodoglio (1.000), il globicefalo presente con una popolazione che varia tra i 2.000 e i 10mila esemplari.
«Dobbiamo portare avanti queste iniziative – ha aggiunto il sindaco di Badesi Tore Stangoni – e la presenza delle scuole è importante per trasmettere il messaggio della conservazione di un bene comune, il mare, nel migliore dei modi e il più a lungo possibile».
«Il Santuario Pelagos – ha detto il comandante Aurelio Caligiore – non è soltanto un accordo internazionale, ma nasce dell’idea di divulgare i valori ambientali e della loro tutela. Allora, vista la quasi totale partecipazione da parte dei Comuni della Sardegna, trasformiamo queste adesioni in qualcosa di concreto, in un impegno duraturo».
Con la sigla della Carta di partenariato, Pelagos fornirà assistenza e consigli sul tema dei mammiferi marini, elaborerà strumenti di sensibilizzazione mentre il Comune adotterà, nell’ambito della propria programmazione, soluzioni che abbiano l’impatto minore sui cetacei. Pelagos darà, inoltre, visibilità al Comune partner sul proprio sito web e fornirà formazione sui mammiferi al personale del Comune. Il Comune di Stintino e Badesi favoriranno azioni pedagogiche e di informazione sul loro territorio, quindi trasmetteranno informazioni su eventuali spiaggiamenti di mammiferi marini e di altre specie marine.
In virtù di questo impegno i Comuni di Stintino e Badesi potranno esporre nei loro porto la bandiera del Santuario, nonché ogni strumento di valorizzazione della carta realizzato da Pelagos.