Sardegna: risposte insufficienti per caso trasporto
AUTOTRASPORTO/MOTORIZZAZIONI SARDEGNA – Dal Governo risposte insufficienti: non si sblocca la paralisi. Mellino (Presidente Confartigianato Trasporti Sardegna e VicePresidente Nazionale): “Problema spostato in avanti e soluzioni improbabili”. Insoddisfatto anche il Deputato Vallascas, autore dell’interrogazione.
Dal Governo nessuna buona notizia per le motorizzazioni della Sardegna. O meglio, niente che a breve possa sbloccare la semi-paralisi che si registra ormai da mesi nei bracci operativi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’isola, situazione che Confartigianato Sardegna denunciò all’inizio di luglio e che il Deputato Vallascas notificò alla Camera negli stessi giorni.
Questo è, in sintesi, ciò che è emerso dall’intervento del Sottosegretario dei Trasporti e delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, in risposta a una interrogazione di quasi tre mesi fa del Deputato Cagliaritano Andrea Vallascas, elaborata insieme a Confartigianato Trasporti Sardegna, sulla gravissima situazione delle Motorizzazioni sarde.
Premettendo la considerazione su “i tempi e la complessità delle procedure previste dalla normativa in materia di mobilità del personale”, Del Basso De Caro ha affermato come sarebbe in atto “l’iter per il trasferimento di 14 persone dalle province alle Motorizzazioni” e in corso “una valutazione di ricorrere all’utilizzo temporaneo di personale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attraverso l’istituto della missione”.
“Sappiamo che molti dipendenti delle ex Province di Sassari e Olbia-Tempio – afferma Giovanni Antonio Mellino, Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e VicePresidente Nazionale della Categoria – che svolgevano queste funzioni ora richieste, hanno formalizzando al Ministero la disponibilità di trasferimento verso le Motorizzazioni ma non hanno avuto alcuna risposta”.
“In pratica rimane tutto paralizzato come qualche mese fa – continua Mellino – ma con i problemi e i disagi moltiplicati. Anzi, con la sensazione concreta che il Governo voglia dismettere, in modo dolce, anche le Motorizzazioni, facendole morire lentamente”. “Non che ci aspettassimo una soluzione ma qui non c’è stata neanche una risposta – continua il Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – perché non possiamo definire “risposta” lo spostamento in avanti di un problema, unito a una alquanto improbabile soluzione”.
E’ un problema che si trascina da mesi e mesi, quello delle Motorizzazioni della Sardegna e ormai si sfiora la paralisi totale.
Infatti, dopo la chiusura delle Province, un Decreto del Presidente del Consiglio, dal 4 maggio ha trasferito i servizi di tenuta degli Albi Provinciali degli Autotrasportatori (principalmente revisioni dei veicoli e variazioni delle iscrizioni agli albi) dalle ormai ex Amministrazioni Provinciali alle Motorizzazioni. Queste, di conseguenza, sono state letteralmente “sommerse” dalle pratiche degli imprenditori dei trasporti conto terzi che per revisionare il proprio automezzo, o vedere modificata la propria posizione nell’albo di settore, devono attendere anche 1 anno. Su Sassari, per esempio, abbiamo notizie di operazioni che potranno essere effettuate solo fra 12 mesi.
Per Confartigianato Trasporti Sardegna “la sensazione è che anche le Motorizzazioni siano ormai considerate come “inutili orpelli” come le Province, le Prefetture e le Camere di Commercio. Sarebbe interessante capire come si intenda continuare a fornire servizi essenziali tagliando personale e cancellando strutture”.