Addio Pietro Ingrao
Roma, è morto Pietro Ingrao, storico dirigente del Pci e presidente della Camera.
“Con Pietro Ingrao scompare uno dei protagonisti della storia della sinistra italiana”,
Walter Veltroni ha salutato lo storico dirigente via Twitter con un semplice “Ciao Pietro”. Centinaia i messaggi di cordoglio sui social, tra cui anche quello dell’attore Alessandro Gassman.
Nel 1968 Ingrao è eletto presidente del gruppo parlamentare comunista della Camera dei Deputati: si apre così una nuova stagione di impegno e di riflessione sui temi istituzionali, che lo portarono, nel 1975, alla carica di presidente del Centro di Studi e Iniziative per la Riforma dello Stato (CRS).
Il 5 luglio 1976 era stato eletto presidente della Camera dei Deputati, e in questa veste, nel 1978, visse in prima linea i giorni drammatici del sequestro e dell’assassinio del Presidente Dc Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Restò in carica fino al ’79, anno in cui chiese di essere sollevato dall’incarico. Nel 1989, Ingrao si oppose alla svolta di Achille Occhetto che trasformò il Pci in Pds, pur restando contrario ad ogni ipotesi di scissione. Nel 1991 aderì al Pds, come leader dell’area dei Comunisti Democratici. Abbandonò il partito nel ’93, aderendo poi a Rifondazione comunista, cui è rimasto iscritto fino al 2008. Tra la fine del secolo e i primi anni del nuovo millennio, Ingrao si è dedicato soprattutto all’attività di riflessione e di scrittura, senza rinunciare ad un impegno diretto sui grandi temi del nostro tempo: la pace, il razzismo, le lotte operaie, la democrazia. Nel 2007 ha pubblicato la sua autobiografia, Volevo la luna.