GB: è polemica per l’uso dei taser contro i bambini. Polizia sotto accusa
Si moltiplica in Gran Bretagna un utilizzo della forza sproporzionato con l’uso di pistole elettriche da parte della polizia in special modo contro ragazzi e anche bambini. I neri ne sono vittime tre volte più dei bianchi.
In base ai dati diffusi dallo stesso Home Office, il ministero dell’Interno, citando i casi registrati nell’ultimo anno, almeno 158 sono gli interventi, solo in Inghilterra e Galles, contro ragazzi di meno di 16 anni. Un episodio in particolare, nell’Hampshire, che la dice lunga sull’abuso di potere, o meglio di vera e propria violenza, da parte delle forze dell’ordine, quando un agente ha colpito con scariche elettriche un bimbo di 9 anni.
I casi salgono a 522 se si considerano tutti i minorenni coinvolti fino a 18 anni di et,à in cui un agente di polizia fa un uso improprio del Taser. Mentre, sul fronte opposto, pare che sia stato colpito in una circostanza persino un 91enne, anche se la polizia del Suffolk, tirata in ballo dai media per la vicenda, nega di averne traccia nei suoi rapporti. Intanto la relativa impunità per l’uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia inglesi, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” nei confronti dei bambini, ha fatto crescere l’indignazione pubblica e la frustrazione, riaprendo uno dei dibattiti più spigolosi nei confronti delle forze dell’ordine, accusate di un utilizzo della forza sproporzionato, in special modo contro i neri. Secondo voi, è giusto che un bambino indifeso di soli 9 anni debba essere colpito in maniera atroce dal taser di un poliziotto che eroga una potenza di ben 50.000 volt?.
Lecce, 13 ottobre 2015
Giovanni D’AGATA
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