Una caratteristica singolare di questi dipinti ad olio, che li legano un po’ tra di loro, sono le belle mele nostrane collocate dal pittore in suo quadro di fine ottocento.
Le vediamo nella Fuga in Egitto sopra l’altare della chiesetta campestre di Cairo, la Madonna del Bosco e in due quadri collocati nella chiesa di San Bartolomeo e San Guido a Melazzo.
Mi è capitato di parlarne recentemente in occasione di una mia conferenza su Serono all’Univalbormida di Carcare (SV), dove ho avuto modo di proiettare le fotografie di questi quadri.
Uno è quello che rappresenta la Madonna con Bambino in braccio, dove la Vergine offre una mela al figliolo e sotto ai piedi c’è il serpente con la mela tentatrice… l’altro è quello della Fuga in Egitto, come già detto.
Invece il ritratto di Felice Serono è nell’Ultima Cena, dove il pittore si è ritratto nei panni di Giuda, con il sacchetto dei trenta denari tenuto con la mano