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Voci dal fondo, raccolta di poesia del poeta veneziano Sebastiano Gatto

Truman Capote: “Venezia è come mangiare tutta in una volta una scatola di cioccolatini al liquore …”; Guy de Maupassant: “ Venezia! Esiste una città più ammirata, più celebrata, più desiderata dagli innamorati, più visitata e più illustre? Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo?”

Ma quanti altri scrittori sono rimasti affascinati dalla bellezza di questa città magica? Tanti. Thomas Mann, Giuseppe Berto, Friedrich Nietzsche, Oscar Wilde, Herman Hesse … E tanti tanti altri.

Per tornare ai giorni nostri, nel guardare i primi otto autori pubblicati nella Collana Gialla di poesia, dedicata alla giovane poesia italiana, nata da un accordo importante tra l’editore LietoColle e Pordenonelegge, scopriamo che ben tre poeti vivono a Venezia: Maddalena Lotter, Giulia Rusconi e Sebastiano Gatto.

E proprio sul libro di quest’ultimo, Voci dal fondo (LietoColle, 2015) di Sebastiano Gatto, vogliamo spendere due parole.

È un libro di poesia sicuramente importante . Analizzare le sue composizioni poetiche significa puntare lo sguardo sulla realtà quando abitualmente lo sguardo tende a sfuggire. Ci riferiamo a certi momenti drammatici in cui l’uomo deve affrontare prove difficili come la malattia e il lutto …

Va da sé che pare un uovo/ enorme/ la testa che rapata /esce dalle lenzuola; /sotto, per contro, nient’altro che niente./ Capire com’è che non crolli,/ in quei bambini, /la convinzione che ciò sia una madre /– la loro – è un mistero. /Lei delira e loro l’ascoltano,/ ride beota, ma l’amano ancora.// I libri di testo riportano/ come diversamente ha effetto/ nel malato e nei familiari/ l’idea di inguaribilità.” (L’uovo)

Su questo registro si muove la poesia del poeta veneziano Sebastiano Gatto ed è sorprendente la sua capacità di cogliere certi aspetti della vita che in molti tendono ad esorcizzare.

Sebastiano Gatto è nato a Mestre nel 1975 e vive a Venezia.

È scrittore e traduttore. Ha pubblicato i libri di poesia Padre Vostro, Campanotto, 2000, Horse Category, Il Ponte del sale, 2009 e il romanzo breve Le sette biciclette di César, Amos, 2013.

Ha tradotto, tra gli altri, Julio Llamazares, Juan Benet, Leopoldo María Panero, Miguel de Unamuno.

Di prossima uscita il romanzo breve Blues delle zucche.

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