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Lugano DOPPIO APPUNTAMENTO CON BERNARD HAITINK E LA MUSICA DI SCHUMANN

10/31/13 9:01:53 PM Chicago Symphony Orchestra Bernard Haitink Conductor Emanuel Ax Piano Mozart Piano Concerto No. 27 Bruckner Symphony No. 4 (Romantic) © Todd Rosenberg Photography 2013
10/31/13 9:01:53 PM Chicago Symphony Orchestra
Bernard Haitink Conductor
Emanuel Ax Piano
Mozart Piano Concerto No. 27
Bruckner Symphony No. 4 (Romantic)
© Todd Rosenberg Photography 2013

Dopo il concerto inaugurale diretto da Gergiev, il ciclo Grandi Orchestre Internazionali al Teatro LAC prosegue nelle serate del 17 e del18 novembre, interamente dedicate a Schumann e dirette da un gigante della bacchetta quale Bernard Haitink.

Il maestro olandese, eccelso interprete schumanniano, sarà alla testa della Chamber Orchestra of Europe, con cui offrirà una lettura intensa delle Sinfonie n. 1, 2 e 4. Haitink sarà inoltre affiancato da due solisti con cui collabora da anni, il violoncellista Gautier Capuçon (il 17 ) e il pianista Murray Perahia (il 18), ciascuno impegnato nello splendido – ed unico – concerto che Schumann ha dedicato ai rispettivi strumenti. Nella serata del 17, al termine del concerto sinfonico, alle ore 22.30 sarà possibile partecipare presso il Teatrostudio a Late Night Modern 2: Schumann reloaded, un momento di creatività contemporanea a partire dalla musica di Schumann appena ascoltata, realizzato in collaborazione con l’associazione Oggimusica.

“Dirigo Schumann per il mio piacere personale e sono contento se altri ne traggono a loro volta piacere”. Con queste parole, che raccontano di una grande passione, il sommo direttore Bernard Haitink, nato ad Amsterdam nel 1929 ed acclamato nelle sale da concerto di tutto il mondo, approda a LuganoMusica con un duplice appuntamento dedicato al maestro del Romanticismo tedesco. In due serate contigue, il 17 e il 18 novembre, il direttore olandese salirà sul podio della Chamber Orchestra of Europe, un gruppo ben noto al pubblico ticinese, e sempre apprezzato per la duttilità e raffinatezza delle sue interpretazioni. La compagine, attiva da oltre trent’anni, è infatti un raro esempio di orchestra composta da solisti e prime parti di altre orchestre: un ensemble di fuoriclasse, insomma, che collabora con i maggiori artisti del nostro tempo. Stellari anche i due solisti ospiti a Lugano insieme ad Haitink: il violoncellista francese Gautier Capuçon, che suonerà un prezioso strumento del 1701, ed il pianista statunitense Murray Perahia. Il Concerto per violoncello e quello per pianoforte – che saranno rispettivamente eseguiti nelle due diverse serate, insieme a tre delle sinfonie del breve catalogo schumanniano – sono entrambi scritti nella malinconica e pensosa tonalità di la minore, ma appartengono a due momenti molto diversi della vita dell’autore. Il Concerto per pianoforte si colloca negli anni Quaranta dell’Ottocento, gli anni felici del matrimonio con Clara Wieck, che ne sarà la prima interprete. Il Concerto per violoncello appartiene invece al principio del decennio successivo, in cui l’autore sprofonderà gradualmente nella malattia mentale, fino alla morte, avvenuta a soli quarantasei anni.

Appuntamento in entrambe le date alle 20.30 presso la Sala Teatro LAC

Sponsor della serata del 18 novembre: UBS

Martedì 17 novembre 2015 – 20.30
Sala Teatro

Interpreti
Chamber Orchestra of Europe
Bernard Haitink, direttore
solista Gautier Capuçon violoncello

Programma

Robert Schumann (1810-1856)

Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 38 Primavera
Concerto per violoncello e orchestra in la minore op. 129
Sinfonia n. 4 in re minore op. 120

Alcune note al programma
«Non finirei mai di parlare delle gemme, del profumo di viole, delle fresche foglie verdi, degli uccelli svolazzanti che si sentono rivivere e agitarsi attraverso la musica, nella sua forza giovanile» è il commento che l’allora neosposa di Robert Schumann, Clara, spese a favore della Sinfonia n. 1, composta nel 1841 e non a caso intitolata Primavera. La partitura riflette infatti in ogni movimento sentimenti di una positività pura e serena.
Il Concerto per violoncello di Schumann è una delle ultime opere del compositore, ed è storicamente una delle prime opere solistiche con orchestra a non prevedere soluzione di continuità tra i tre movimenti, eliminando le canoniche pause a suddividerli. Il flusso discorsivo-musicale appare così unitario e coeso. Nella cadenza del terzo movimento Sehr lebhaft il solista al violoncello si trova a ripercorrere – con una modalità e un andamento molto vicini a ciò un secolo più tardi sarebbe abitualmente capitato nell’improvvisazione jazz – i temi già ascoltati nel resto del concerto, qui ammantati di rapsodico virtuosismo.
Anche la Sinfonia n. 4, scritta nel 1841 e rivista dall’autore dieci anni dopo, presenta un flusso musicale continuo dall’inizio alla fine. Non per questo, però, i quattro movimenti appaiono indistinguibili, anzi possiedono caratteri tecnici ed emozionali ben definiti e tra loro contrastanti: l’irrequietezza intrisa di atmosfere demoniache del Vivace che segue l’introduzione iniziale, le struggenti e nostalgiche effusioni della Romanza, l’incalzante vitalità dello Scherzo, il clima idilliaco del Trio e infine la trascinante baldanza del movimento conclusivo.

Mercoledì 18 novembre 2015 – 20.30
Sala Teatro

Interpreti
Chamber Orchestra of Europe
Bernard Haitink, direttore
solista Murray Perahia pianoforte

Programma

Robert Schumann (1810-1856)
Ouverture da Manfred op. 115
Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54
Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61

Alcune note al programma
L’Ouverture scritta ad introdurre le musiche di scena per il poema drammatico Manfred di Lord Byron ha un curioso risvolto autobiografico. La narrazione si svolge infatti tra dubbio, follia e morte – un destino che accomunò sia Schumann sia Byron – e la musica ne offre una vivida rappresentazione: colori lividi, ritmi irrequieti e sincopati, passaggi labilmente tonali, frasi accorate, atteggiamenti ribelli. Solo il finale è diverso: in Schumann Manfred non muore bestemmiando Dio, chiuso nella sua orgogliosa solitudine, ma si spegne riappacificato con se stesso e con il mondo, mentre un canto di requiem risuona in lontananza.
Il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore fu attaccato da alcuni critici contemporanei a Schumann per il fatto di non offrire grandi spazi al plateale virtuosismo pianistico, un’esigenza che la moda concertistica del tempo sembrava reclamare. Con il tempo tale giudizio si attenuò a favore della consapevolezza del reale valore dell’opera, tra le espressioni più autentiche della personalità schumanniana per la qualità e la varietà dell’invenzione musicale. Si noti che i due più celebri concerti solistici di Schumann – quello per pianoforte e quello per violoncello – sono entrambi nella tonalità di la minore, che per Johann Joachim Quantz (compositore e flautista tra i più celebri del Barocco tedesco) è particolarmente indicata per esprimere il sentimento di malinconica.
Il grande critico tedesco Eduard Hanslick, contemporaneo e fiero difensore di Schumann, trovò la sua Sinfonia n. 2 «nelle singole parti disuguale come elaborazione e disuguale per valore». Quest’accusa di disequilibrio ha da allora spesso accompagnato l’opera sinfonica di Schumann – basti pensare che Gustav Mahler, prima di dirigerla, si sentì in dovere di apportare 352 correzioni alla Seconda Sinfonia – senza che tuttavia venisse ridimensionato il giudizio sul suo intrinseco valore artistico. Il secondo movimento – Scherzo – rientra nella categoria musicale del perpetuum mobile, cioè di quei brani che sono percorsi lungo tutta la propria durata – o in buona parte di essa – da un’intensa e inarrestabile agitazione ritmica.

Biografie interpreti

Chamber Orchestra of Europe
Riconosciuta come una delle più raffinate orchestre da camera al mondo, la Chamber Orchestra of Europe è stata fondata nel 1981. Rappresentanti di 15 nazionalità diverse e viventi in 12 differenti paesi europei, i suoi 50 membri – spesso prime parti di altre importanti orchestre o attivi in carriere solistiche – si riuniscono con regolarità per realizzare tournée in Europa, Stati Uniti ed estremo Oriente. Nel corso degli anni l’orchestra ha sviluppato uno stretto legame con i maestri Claudio Abbado, Bernard Haitink, Nikolaus Harnoncourt, Vladimir Jurowski, Yannick Nézet-Séguin e András Schiff, ospitando spesso anche musicisti quali Pierre-Laurent Aimard, Ivan Fisher, Vladimir Ashkenazy, Yehudi Menuhin, Mstislav Rostropovič, Maria João Pires e Rolando Villazon. Ricca è la produzione discografica, sempre apprezzata dalla critica e segnalata con distinzioni quali il premio Gramophone Record of the Year, vinto per ben tre volte, o il premio Grammy.

Bernard Haitink
Nato ad Amsterdam nel 1929, è stato per ventisette anni direttore principale della Royal Concertgebouw Orchestra, ruolo ricoperto anche presso le orchestre London Philharmonic e Chicago Symphony così come per il Glyndebourne Festival ed il Covent Garden. Ha diretto le orchestre più importanti del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla Boston Symphony, dalla Staatskapelle Dresden all’Orchestre National de France e ai Wiener Philharmoniker. Si è attivamente impegnato per lo sviluppo di giovani talenti, tenendo masterclass al Festival di Lucerna e corsi presso la Juilliard School di New York e la Hochschule der Künste di Zurigo. Vastissima la sua produzione discografica per le maggiori etichette classiche – Philips, Decca ed EMI. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per i suoi meriti musicali, tra cui diverse lauree ad honorem, un honorary Knighthood e un Companion of Honour nel Regno Unito e la House Order of Orange-Nassau nei Paesi Bassi.

Gautier Capuçon
Nato a Chambéry nel 1981, ha iniziato lo studio del violoncello nella città natale, proseguendolo al Conservatorio di Parigi nelle classi di Annie Cochet-Zakine e Philippe Muller per poi perfezionarsi a Vienna con Heinrich Schiff. Sin da giovanissimo ha ottenuto riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali, tra cui il primo premio al Concorso André Navarra di Tolosa. Ha suonato nell’Orchestra giovanile della Comunità europea e nella Gustav Mahler Jugendorchester con direttori successivamente ritrovati nella propria carriera solistica: Claudio Abbado, Gustavo Dudamel, Charles Dutoit, Bernard Haitink, Paavo Järvi, Valery Gergiev, Seiji Ozawa e Pierre Boulez. Appassionato di musica da camera, collabora regolarmente con Hélène Grimaud, Martha Argerich, Nicholas Angelich, Daniel Barenboim, Maxim Vengerov, Viktoria Mullova, Gabriela Montero e con il fratello Renaud. Artista esclusivo di Virgin Classics, i suoi dischi hanno raccolto i più ambiti riconoscimenti della critica specializzata: Preis der Deutschen Schallplattenkritik, Diapason d’Or, Choc Monde de la Musique. Suona un violoncello Matteo Goffriller del 1701.

Murray Perahia
Nato a New York, ha iniziato lo studio del pianoforte a quattro anni concludendo la propria formazione anche in direzione e composizione presso il Mannes College of Music. Le estati trascorse al Festival di Marlboro lo hanno avvicinato a musicisti quali Rudolf Serkin e Pablo Casals, fondatori della scuola, e al Quartetto di Budapest. Il primo premio al concorso internazionale di Leeds nel 1972 lo ha imposto all’attenzione delle sale concertistiche europee; nel 1973 il suo primo concerto al festival di Aldeburgh ha dato inizio alla collaborazione con Benjamin Britten e Peter Pears, che lo ha portato a condividere la direzione artistica del festival dal 1981 al 1989. Grande amico di Vladimir Horowitz, Perahia è regolarmente ospite delle maggiori sale in tutto il mondo, spesso in collaborazione – come direttore e solista – con la English Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera Franz Liszt, la Chamber Orchestra of Europe e la Camerata Salzburg. La sua discografia è molto ricca e insignita di prestigiosi premi quali ECHO Klassik, Grammophon Award e Jean Gimbel Lane Prize.

Partner di LuganoMusica

La programmazione di LuganoMusica è realizzata grazie a:
Città di Lugano
Repubblica e Canton Ticino/Fondo Swisslos
Fondazione Lugano per il Polo Culturale
Fondazione Ing. Pasquale Lucchini
Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana
Amici della Scala di Lugano e Fondazione Vittorio e Amalia Ghidella
UBS, BSI, Cornèr Banca, Corriere del Ticino, Banca Stato, Banca del Ceresio, RSI Radiotelevisione Svizzera – Rete Due, Orchestra della Svizzera italiana, Migros Percento Culturale, Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura, Città di Bellinzona,

Media partner: Corriere del Ticino

Modalità di ingresso
Biglietti concerti sinfonici
Categoria 1: Fr. 120/110
Categoria 2: Fr. 90/80
Categoria 3: Fr. 65/55
Categoria 4: Fr.45/35/18
Categoria 5: Fr. 25/20/12
Riduzioni per studenti, apprendisti e beneficiari AVS e AI.

Ingresso Late Night Modern 2: posti non numerati Teatrostudio, Fr. 15

Prevendita presso la biglietteria del LAC, online su www.luganolac.ch, presso tutti i punti Ticket Corner (uffici postali, Manor, stazioni FFS) e online su www.ticketcorner.com
Info biglietteria Tel. +41 (0)58 866 42 22 / www.luganolac.ch

LuganoMusica
Piazza Bernardino Luini 2
CH-6900 Lugano
Tel. +41 (0)58 866 42 85
lunedì, martedì e giovedì dalle ore 14.00 alle 17.30

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