Consentirà più risparmi e servizi migliori e anche di controllare al meglio le prescrizioni eliminando tutte le possibilità di errore nell’acquisto del farmaco
Al via dal 1° gennaio 2016 la ricetta elettronica che il cittadino potrà utilizzare in tutte le farmacie pubbliche e private italiane. Lo prevede un decreto presentato ieri dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Grazie a questa innovazione sarà piu’ omogeneo l’accesso al farmaco nelle varie aree del Paese. In particolare il cittadino sarà agevolato negli spostamenti per lavoro o per vacanza, in quanto potrà ritirare in qualunque farmacia i farmaci che gli sono stati prescritti dal suo medico.
La ricetta elettronica, tra l’altro, consentirà anche di controllare al meglio le prescrizioni eliminando tutte le possibilità di errore nell’acquisto del farmaco e i reali bisogni dei pazienti. Inoltre il processo coinvolgerà anche la prescrizione di visite mediche. Compie cosi’ un ulteriore passo in avanti il processo di digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale teso a assicurare trasparenza, tracciabilità delle prescrizioni e appropriatezza prescrittiva.
La ricetta dematerializzata, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consentirà al Medico di effettuare la prescrizione online dal suo pc e a rilasciare al paziente un promemoria da consegnare alla farmacia. Il farmacista rileverà attraverso un lettore ottico il codice fiscale del paziente e il farmaco, eliminando così ogni possibilità di errore.
Il prossimo obiettivo sarà quello di eliminare anche il promemoria, in questo modo il paziente potrà acquistare i farmaci di cui ha bisogno solo grazie al tesserino sanitario. Altra novità sarà quella introdotta nel primo trimestre del 2016 a cominciare da qualche Asl o una grande azienda ospedalier,a di caricare il fascicolo sanitario elettronico, sulla tessera sanitaria di ogni cittadino, riempiendo di contenuti il chip. Quindi in tasca si avrà la storia medica del cittadino, le sue prescrizioni, le sue operazioni.
Lecce, 16 novembre 2015
Giovanni D’AGATA
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