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Cagliari: passaggio generazionale delle imprese 24 novembre seminario

 Se ne parla martedì 24 a Cagliari in un seminario pubblico di Confartigianato Sardegna e Azimut – In Sardegna quasi 3.500 le microimprese a conduzione familiare interessate dal passaggio generazionale.

Martedì 24 novembre, presso il THotel di Cagliari, dalle ore 18.00, Confartigianato Imprese Sardegna e AZIMUT Consulenza SIM, invitano al un seminario, aperto a tutti, dal titolo “L’importanza del passaggio generazionale e della tutela del patrimonio”, nel quale consulenti e professionisti illustreranno la normativa, affronteranno le problematiche e illustreranno le opportunità.

Ai saluti introduttivi del Manager Azimut Consulenza SIM della Sardegna, Omar Amorati e della Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, seguirà l’interventi di Massimo Doria, presidente di Kleros, società specializzata in consulenza patrimoniale.

É proprio sullo sviluppo della dotazione del capitale umano delle imprese artigiane che si innescano i processi di trasmissione delle conoscenze – afferma Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegnaresa possibile dal passaggio generazionale nelle imprese familiari e dai processi formativi on the job”. “Un vettore di rilievo nella trasmissione di competenze, know how e capitale umano nelle imprese è rappresentato dal passaggio generazionale – continua la Folchetti fase critica nell’’economia delle imprese, che espone la struttura produttiva da un lato al rischio di una perdita del patrimonio imprenditoriale, di occupazione e di conoscenze, e dall’’altro alle opportunità connesse con l’’ingresso in azienda di risorse più giovani, maggiormente scolarizzate, con una più alta propensione all’utilizzo delle tecnologie e con una maggiore vocazione al rischio e all’’innovazione”.

In Sardegna il valore dell’artigianato si trasmette di padre in figlio.

Secondo il dossier elaborato l’Ufficio studi nazionale di Confartigianato su dati Istat, nella nostra regione sono ben 3.454 le imprese a conduzione familiare (tra i 3 e i 9 addetti) interessate da un passaggio generazionale tra 2012 e 2016, il 19,4% delle imprese familiari totali nella regione (17.840). Valore che sale a 4.742 se si considera il periodo 2006-2016. Sesta nella classifica nazionale, la Sardegna è preceduta solo Basilicata, con il 21% di microimprese interessate dal passaggio generazionale entro il 2016 (cioè 1.065 realtà), Sicilia, con il 20,8% (pari a 8.771 microimprese) e Molise con il 20,2% (663 unità imprenditoriali), Liguria ed Emilia.

In Italia sono ben oltre 128 mila le microimprese a conduzione familiare interessate dal fenomeno (il 18,2% del totale, quasi 706 mila microimprese).

Non è solo una semplice consegna di quote. Ma è un percorso molto più complesso – spiega la Folchettiil passaggio generazionale è una trasmissione di passioni, valori e competenze manageriali”. “Fattori – spiega – che vanno trasmessi e raccontati in modo adeguato a chi sarà il futuro capitano d’impresa”.

Quello della trasmissione dei valori e delle competenze di generazione in generazione è un fenomeno che in Sardegna prevale soprattutto nel comparto del “manifatturiero”. Con un valore del 27%, la nostra regione registra la seconda maggiore incidenza di microimprese del settore interessate al passaggio generazionale tra 2012 e 2016 (sono 581). In testa la Valle d’Aosta con un’incidenza del 38,2%. Il passaggio generazionale “sardo” è meno incisivo nei settori dei “servizi” e delle “costruzioni”. Nel primo caso, il fenomeno riguarda il 19,4% delle piccole imprese regionali sul totale di 12.090 a conduzione familiare tra 2012 e 2016. In questo periodo le incidenze maggiori si registrano in Molise (21,3%) e in Umbria e nella Provincia Autonoma di Trento, entrambe con il 21%. Per quello che riguarda invece le “costruzioni”, le realtà sarde coinvolte dal passaggio generazionale sono solo 477: in questo caso si tratta del 14,3% del totale, che comprende 3.338 microimprese a conduzione familiare. Guardando la classifica del comparto, dove la Sardegna è 14esima, al primo posto si trova Valle d’Aosta, dove è coinvolto il 33,9% delle microimprese attive nel manifatturiero.

Per la Folchettiil passaggio generazionale, senza dubbio, riveste un ruolo cruciale per la vita dell’azienda. Va visto e concepito mediante una visione esaustiva che tenga in debita considerazione una serie di variabili e fattori. Questo processo di transizione non è solo un passaggio di quote societarie. Ma c’è molto di più. È una trasmissione di passioni, valori e competenze manageriali. Tutti aspetti che compongono il dna di un’impresa e tutti elementi che vanno trasmessi e raccontati in modo adeguato a chi sarà il futuro capitano d’impresa. Non è certo, per questo, un semplice percorso. Bensì è un viaggio che va programmato in tempo utile. Forse anche non meno dieci anni prima del suo avvio”. “Senza dubbio – conclude la Presidente Folchettiritengo che sia importante farsi aiutare, nell’iter della continuità d’impresa, da un occhio esterno capace di guardare in maniera asettica al processo successorio. Da questo punto di vista, l’apporto consulenziale è strategico con l’obiettivo di fornire quegli indirizzi di crescita che siano un sano punto d’incontro fra le esigenze della old e young generation di imprenditori che erediteranno, poi, il timone dell’azienda”.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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