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“La trilogia dell’AmorTe”. Il teatro in carcere contro la violenza sulle donne

Le statistiche parlano chiaro: la violenza sulle donne non si ferma e anzi, è in costante crescita. Sensibilizzare i cittadini è fondamentale ed è ancor più importante se la sensibilizzazione passa da luoghi simbolo di volenza e rinascita come il carcere o i centri anti-violenza.

E’ il caso della Casa circondariale di Turi dove domani, mercoledì 25 novembre, a partire dalle 15, l’associazione “Il Carcere Possibile” delegazione di Bari “Giuseppe Castellaneta”, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Economico Commerciale di Turi e con il 2° Centro Provinciale Istruzione Adulti-Altamura, rappresenterà la contemporanea teatrale internazionale de “La trilogia dell’AmorTe”, di Francesco Olivieri.

L’opera verrà rappresentata, simultaneamente, in diversi diverse città europee proprio in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.
In Italia saranno coinvolti alcuni Istituti di pena: l’Opera di Milano e le carceri di Volterra, Cassino, Frosinone, Matera e Turi.
A Turi, gli attori
Giusy Frallonardo, Antonella Genga, Ivan dell’Edera, insieme con il musicista Vito Indolfo, daranno vita a una mise in espace dei tre testi di Olivieri.

Tre monologhi, per tre punti di vista totalmente diversi, con un linguaggio diretto e poetico, danno voce a vittime e carnefici senza nessuna retorica, evidenziando le evitabili casualità della vita. “Finchè morte non vi separi”, “Mimì” e “Per legittima difesa” i titoli dei monologhi.

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