Venezia devastata dagli anarchici? Il Coisp
Gli anarchici hanno devastato Venezia, il Coisp: “E il Questore si vanta pure di aver agito bene. La verità è che le uniche prescrizioni che sa fare sono quelle contro i Poliziotti per compiacere il Palazzo”
“Quanto è accaduto sabato a Venezia, a pochi giorni dalla nostra manifestazione di Jesolo che il Questore ha tentato in tutti i modi di ‘evitare’, è la metafora perfetta di come stiamo messi in Italia in questo momento in tema di Sicurezza. Da una parte pagine e pagine di prescrizioni per tentare di zittire chi sulla sicurezza dei cittadini ha molte verità da dire perché si occupa di questo ogni giorno nelle strade, e non dietro ad ‘indifferenti scrivanie’; per tentare di reprimere ogni dissenso in un sistema sempre più autoritario e sempre meno democratico; per tentare di compiacere il ‘Palazzo’ che impone di fingere che tutto vada bene parandosi dietro a cerimonie e concerti e sperando che la gente ci caschi. Dall’altra parte vandali che, invece, hanno carta bianca, perché non si riesce neppure a prevenire ed evitare che scorrazzino in una città come Venezia devastando ogni cosa. E’ davvero vergognoso, tanto più se poi dobbiamo sentire il Questore che si compiace pure di come è andata!”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo che sabato un gruppetto di anarchici è riuscito ad arrivare a Venezia passando da piazzale Roma con bastoni, tute e caschi. Teppisti hanno tenuto in scacco la città per 4 ore devastando vetrine ed imbrattando palazzi storici, negozi ed androni, distruggendo bancomat e arredo urbano. Il Questore, Angelo Sanna, ha poi dichiarato: “Abbiamo evitato che i manifestanti raggiungessero il cuore della città lagunare, cioè l’area Marciana e piazza San Marco, bloccandoli al Ponte di Rialto, grazie ad un dispositivo capillare che ha evitato il contatto coi manifestanti, semplicemente scoraggiandoli”.
La cosa è avvenuta a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione del nuovo Commissariato di Jesolo, avvenuto con grande sfarzo alla presenza delle massime autorità, compreso Ministro dell’Interno e Capo della Polizia, e con festeggiamenti andati avanti fino a sera con il concerto della Polizia di Stato. Ed in quell’occasione il Coisp ha, faticosamente, attuato una protesta silenziosa per denunciare gravissime carenze che già assillano la stessa struttura del Commissariato nonché la predisposizione dei servizi che lo riguarderanno e, più in generale, le gravi problematiche che assillano il sistema sicurezza in tutto il territorio, incontrando però un atteggiamento particolarmente ostico della Questura che non solo ha disposto una serie di prescrizioni rigorosissime e completamente fuori misura, ma addirittura ha poi inviato il Reparto Mobile per chiedere ai Poliziotti che inscenavano il sit-in di spostarsi rimanendo così lontano dalla vista degli ‘invitati’.
Non molto diversa la situazione che si è vissuta a stretto giro a Pontassieve dove il Coisp, assieme ad altre Sigle Sindacali, ha manifestato contro le misure che il Governo intende predisporre per rispondere ai bisogni del Comparto, e dove il Questore di Firenze ha a sua volta emesso un’altrettanta lunga lista di prescrizioni per ‘comprimere’ e scoraggiare in ogni modo l’iniziativa che da più parti fino al giorno prima si era oltrettutto chiesto di evitare.
“Questa è l’Italia in un momento così difficile e delicato – insiste Maccari -. Prescrizioni infinite contro i Poliziotti, nemmeno fossimo dei pericolosi criminali, genuflessioni continue al volere della politica, e delinquenti che intanto fanno esattamente come gli pare. Ed i cittadini? I cittadini ovviamente subiscono, l’indomani si rimboccano le maniche e vanno a ripulire i muri, ma di loro in verità non importa proprio niente a nessuno di quelli che prendono decisioni… l’unica cosa che conta è che tutto sembri a posto, e con qualche lustrino qua e là… voilà… il gioco è fatto”.