ARMENIA: SITO ARCHEOLOGICO EREROUYK TRA I PIU’ A RISCHIO D’EUROPA
Venezia, 15 dicembre – C’è anche il sito archeologico di Ererouyk in Armenia tra i 14 monumenti e siti europei candidati ad entrare nella lista de “I 7 più a rischio 2016”, graduatoria annuale stilata da Europa Nostra, la principale organizzazione europea per il patrimonio culturale, insieme all’Istituto della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), sulla base delle candidature presentate da organizzazioni non governative o da enti pubblici di tutta Europa che fanno parte della vasta rete di Europa Nostra.
Una giuria di esperti internazionali di Europa Nostra avrà ora il compito di selezionare i 7 siti tenendo conto di alcuni fattori tra i quali il valore culturale e il grado di pericolo che si trovano ad affrontare. “Siamo molto soddisfatti di questo primo importante traguardo che certifica il valore del patrimonio storico culturale armeno e la nostra stretta vicinanza all’Europa – commenta Baykar Sivazliyan, presidente dell’Unione armeni d’Italia – Siamo fiduciosi che questo riconoscimento possa aprire a nuove forme di supporto europeo in un momento storico cruciale per la cristianità in Medio Oriente”.
Il sito, segnalato dal Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, si trova su un altopiano roccioso vicino al confine turco –armeno ed è stato uno dei più importanti centri di culto della regione. Nonostante alcuni lavori di restauro intrapresi negli ultimi due decenni, la basilica del 6° secolo resta altamente a rischio tanto che l’area archeologica circostante rischia di essere perduta prima che sia stata completamente studiata. Il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena in Italia (CSDCA), che ha presentato la candidatura propone un progetto di studio multidisciplinare di recupero del sito oltre alla creazione di un parco archeologico transnazionale lungo il fiume Akhurian. Il villaggio di Ani Pemza, costruito nel 1926 e situato a poche centinaia di metri di distanza, potrebbe servire come centro di turismo culturale, contribuendo in tal modo alla rivitalizzazione socio-economica del territorio.