Firmato in Marocco “l’Accordo Politico Libico”
Skhirat 18 dicembre 2015 – Le parti libiche in conflitto hanno firmato, giovedì a Skhirat in Marocco (circa 30 km al sud di Rabat), “l’Accordo politico libico” che mira a fare uscire il paese della crisi. L’accordo è stato firmato dai rappresentanti dell’insieme delle parti che hanno preso parte al dialogo interlibico, che si è svolto sotto gli auspici della Missione delle Nazioni Unite d’Appoggio in Libia (Manul), in particolare del Parlamento di Tobruk, riconosciuto dalla Comunità internazionale, del Congresso Nazionale Generale (CNG), detto Parlamento di Tripoli, di partiti politici, indipendenti e della società civile.
La cerimonia della firma di quest’accordo è stata segnata dalla presenza dell’emissario dell’ONU, capo del Manul Martin Kobler, del ministro marocchino degli Esteri e della Cooperazione Salaheddine Mezouar e dei suoi omologhi della Spagna, dell’Italia, della Tunisia, di Qatar e della Turchia oltre a numerosi ambasciatori stranieri.
Quest’accordo permetterà la predisposizione di una serie di istituzioni legittime per una Libia prosperosa ed unita con un’ampia rappresentazione dei vari attori, che hanno dimostrato di un impegno verso una nuova transizione con coraggio, perseveranza e determinazione, ha sottolineato l’emissario dell’ONU in un’allocuzione all’evento. “Arrivare ad un accordo non è stato cosa facile, ma ogni parte ha saputo fare concessioni”, ha detto, rilevando che “qualsiasi altra alternativa al fuori dialogo è distruttiva”. Martin Kobler ha interpellato a rompere con i metodi del passato e con la violenza, mettendo davanti l’importanza fondamentale dell’inclusione e dell’apertura per attuare con successo la nuova tappa. “La Comunità internazionale continuerà a sostenere la Libia ed il nuovo governo, che deve soprattutto lottare contro il terrorismo e ristabilire la sicurezza e la pace nel paese”, ha insistito l’emissario dell’ONU. “Il lavoro del nuovo governo d’unione nazionale comincia oggi. Una nuova fase si apre ai libici”, ha affermato Kobler che ha tenuto a ringraziare il Marocco per “i suoi sforzi accogliendo e facilitando queste discussioni e Sua Maestà il Re Mohammed VI che ha accompagnato il processo di dialogo interlibico con determinazione”, ha detto.
Sulla firma il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon ha espresso i suoi ringraziamenti al Sovrano ed al governo del Marocco “Ringrazio Sua Maestà il Re Mohammed VI ed il governo del Marocco per avere accolto la cerimonia della firma dell’accordo politico tra le parti libiche che mirano a formare un governo d’unione nazionale, e fare uscire il paese della sua crisi”. Quest’accordo è “un passo cruciale” nella transizione della dopo-rivoluzione della Libia, che interviene dopo mesi d’instabilità e d’incertezza, ha comunicato, esprimendo che il suo desiderio di vedere l’accordo rimettere la Libia sul cammino della costruzione di uno Stato democratico “basato sui principi d’inclusione, dei diritti dell’uomo e dello Stato di diritto”. Ha tenuto ad affermare, inoltre, che la porta resta aperta a tutti che desiderano raggiungere “il cammino della pace”, assicurando l’impegno dell’ONU di continuare ad operare “per allargare la base di sostegno al nuovo governo” perché la firma di quest’accordo non è di per sé una finalità, ha fatto osservare Ki Moon. Il Consiglio della presidenza del governo dovrebbe ora formare il governo e il suo insediamento a Tripoli, ha precisato, chiedendo l’insieme degli attori politici e di sicurezza “di creare l’ambiente propizio che permette al governo di assumere le sue responsabilità a Tripoli, senza minaccia né intimidazione”.