Lotta alla droga e sicurezza sulle strade
Le forze dell’ordine e quelle di polizia stradale senza test per valutare l’assunzione di sostanze stupefacenti. L’allarme lanciato dagli agenti costretti a far sottoporre alle analisi presso gli ospedali solo coloro che causano incidenti. Il Ministero doti le pattuglie di drug test
Non é solo colpa dell’alcol la causa di tante stragi del “sabato sera” che continuano a funestare le nostre strade. Lo sanno tanti agenti delle forze dell’ordine e di polizia stradale che sono impotenti di fronte al fatto che molti giovani e meno giovani alla guida, possono non aver assunto alcol, ma potrebbero invece essere imbottiti di ogni tipo di droghe, da quelle “leggere” come i cannabinoidi o quelle pesanti “classiche” cocaina e eroina, fino a quelle sintetiche che conoscono un’ampia diffusione fra la platea dei più giovani.
E se quindi le varie polizie sono spesso dotate di alcoltest sulle strade, nulla o poco possono fare quando si tratta di verificare in loco – salvo sottoporre ad analisi presso il primo nosocomio quando ci sia stato un sinistro stradale – l’assunzione dei vari tipi di stupefacenti, specie se molto spesso i soggetti “drogati” sono apparentemente asintomatici a differenza di coloro che hanno bevuto e per i quali é visivamente e “olfattivamente” più semplice far destare il sospetto che abbiano superato i limiti consentiti dalla legge.
È un allarme, quindi, quello che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rivolge al Ministero dell’Interno, affinché faccia uno sforzo economico e doti tutte le pattuglie che sono sulle strade non solo di alcoltest, ma anche e soprattutto di moderni drug test – con tutte le garanzie difensive per coloro che vengono sottoposti – perché dopo l’annuncio della sperimentazione in 19 città sparse sul territorio nazionale, nulla si è saputo e ad oggi le nostre forze di polizia stradale, da quelle municipali a quelle statali rimangono sguarnite di questi preziosi strumenti che sono utili non solo per la lotta alle droghe, ma anche per prevenire e salvare tante vite umane che percorrono le nostre strade.
Lecce, 2 gennaio 2016
Giovanni D’AGATA