E’ stato sperimentato con successo un particolare casco per evitare la caduta dei capelli alle donne che si sottopongono alle chemioterapia. Come ha illustrato Paolo Veronesi si tratto di uno strumento che limita i danni causati ai bulbi piliferi dai trattamenti antitumorali, riducendo quindi la caduta dei capelli. Il macchinario, al momento, il cui nome è Dignicap è impiegato esclusivamente per le pazienti in cura per tumori al seno ma la ricerca scientifica continua ad andare avanti per trovare altre valide soluzioni per tutte le pazienti. L’utilizzo di Dignicap, al momento, è riservato alle pazienti con determinati requisiti e che seguono determinati protocolli di cura.
Per ora si tratta di un progetto pilota che ha coinvolto, complessivamente, trenta donne in cura presso lo Ieo, ossia l’Istituto europeo di oncologia. Lo speciale casco viene sistemato sul capo della paziente sia prima che dopo la cura ed agisce sfruttando il freddo che, intervenendo sul metabolismo, è in grado di limitare i danni provocati dai trattamenti farmacologici. Il caschetto, che per il nostro Paese, è una novità è impiegata con successo già da qualche tempo all’estero per esempio in Francia.
Preservare la capigliatura durante la somministrazione della chemioterapia è fondamentale per il benessere psicologico della paziente che deve già affrontare una condizione psicofisica complessa e difficile.
Per le donne perdere i capelli durante le cure corrisponde ad un ulteriore aggravamento della condizione di salute che la porta ad indossare parrucche o cappelli che coprano la calvizie che, viene vissuta come una ferita gravissima alla propria femminilità. Dignicap permette di affrontare con maggior serenità le cure e non veder alterata la propria immagine è un aiuto per superare e vivere la malattia.
Paolo Veronesi, direttore del reparto di senologia chirurgica dell’Ieo, ha affermato che l’85 % delle pazienti che ha utilizzato lo speciale caschetto ha affermato di sentirsi soddisfatta perchè la perdita della capigliatura è stata minima e non ha modificato l’aspetto esteriore.
Durante la malattia tumorale, un ruolo di primo piano è giocato dall’aspetto psicologico che può influire positivamente sulla risposta ai trattamenti medici e sulla ripresa fisica. Individuare un sistema pratico e sicuro per poter combattere la malattia senza conseguenze negative sull’immagine fisica significa non soltanto trovare delle soluzioni a misura di paziente ma anche una terapia accettata meglio e quindi più efficace. Il cancro rappresenta una delle patologie maggiormente diffuse e, per quanto riguarda quello al seno,secondo Airc riguarda addirittura una donna su otto.
