Italiani deludenti a Rubio
Giornata sfortunata per gli italiani nella seconda tappa della Vuelta al Tachira. Nessuno di loro infatti è riuscito a rimanere nel gruppo di testa che si è giocato in volata il successo a Rubio. Il leggero arrivo in salita ha scompaginato le carte dei velocisti, compresi gli italiani, che sono rimasti così tagliati fuori dalle prime posizioni. “Oggi l’arrivo era in salita- spiega Giuseppe Di Fresco, direttore sportivo della Southeast- Busato è rimasto davanti fino all’ultimo chilometro che però era troppo impegnativo e non è riuscito a stare con i primi. Nelle tappe che sono alla nostra portata possiamo fare bene. Oggi affronteremo il circuito dove Moser vinse i Mondiali e dove l’anno scorso abbiamo ottenuto una vittoria con Monsalve quindi speriamo di fare bene”. Così il primo degli italiani al traguardo è stato Pierpaolo Ficara (Amore e Vita-SelleSMP) solo venticinquesimo a 21” dal vincitore, il venezuelano Josè Mendoza (Cafè Flor de Patria) che, anche grazie agli abbuoni, ha conquistato la maglia di leader. A Rubio, 70 mila abitanti, capitale della Nueva Granada, vive una nutrita colonia di italiani che ha tifato per i nostri ciclisti con grande entusiasmo. La giornata negativa degli italiani (Bani e Lunardon sono addirittura arrivati con un distacco superiore agli otto minuti e sono già tagliati fuori dalla classifica) era già stata preannunciata fin dal mattino con la notizia del ritiro dal ciclismo di Andrea Dal Col che proprio alla Vuelta al Tachira aveva colto nel 2014 la sua prima vittoria da professionista. Con un messaggio sul proprio profilo Twitter Dal Coll ha annunciato, suo malgrado, il proprio ritiro. Il corridore trevigiano, per due stagioni alla Southeast, non ha trovato nel 2016 alcuna formazione disposta ad ingaggiarlo. Tornando alla tappa (la Rubio – Planta de Concafé, di 135 km) Mendoza ha avuto la meglio su Jonathan Camargo (JHS Aves Intac) e Jorge Abreu (Amo Tachira). Oggi si corre la terza tappa da San Cristobal, capoluogo della regione che ospita la corsa, fino a Tarima di 115 chilometri. Su un terreno quasi tutto pianeggiante gli italiani sperano di rifarsi con un arrivo in volata sulle strade che videro nel 1984 il trionfo di Francesco Moser ai Campionati del Mondo.
Questo l’ ordine d’arrivo: 1) José Mendoza (Café Flor Patria-Trujillo); 2)Jonathan Camargo; 3)Jorge Abreu; 4)Salinas ; 5) Yonathan Monsalve; 6) Chavarria; 7)González; 8) Murillo ; 9) Ruiz; 10) Campos; 25) FICARA.
Classifica generale: 1) José Mendoza; 2) Jonathan Camargo a 4″; 3)
Jorge Abreu a 5″; 4) Yonathan Salinas a 10″; 5) Jonathan Monsalve s.t; 25) FICARA a 31”.
A punti: 1) Mendoza, 25; 2) Aular,25; 3) Salinas,24; 6) BUSATO, 20; 10) ZAMPARELLA, 14.
Montagna: 1) Mendoza; 2) Gil Martinez; 3) Samuele CONTI.
PAOLO ALMANZI