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Caso visoni di Antegnate: l’odissea dell’allevatore apre inquietanti interrogativi

Sempre gli stessi nomi dietro la sequela di sequestri che hanno ripetutamente bloccato l’attivita’ e che poi sono stati tutti puntualmente smentiti dai Giudici investiti.

Forse ormai tutti sanno che ad Antegnate (BG) era sto aperto un allevamento di visoni, tanto ne hanno parlato i media, forse in meno sanno che l’allevamento c’e’ ancora perche’ tutti gli sbandierati provvedimenti di sospensione dell’attivita’ e di sequestro per presunte irregolarita’ denunciate dagli animalisti (anche in TV attraverso Edoardo Stoppa di Striscialanotizia), sono stati tutti puntualmente smentiti, dapprima dal Tribunale del Riesame, poi dal G.I.P. , una terza volta (indirettamente) dal Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, poi ancora dal Tribunale del Riesame.

E se gia’ questo fatto portrebbe far sorgere qualche domanda sul perche’ di tanti provvedimenti, che hanno messo in crisi un’attivita’ alla fine risultata lecita, c’e’ un altro particolare, ancor meno noto ma anche ancor piu’ inquietante, che li accomuna: gli autori sarebbero sempre gli stessi!

Si apprende infatti dai media che l’associazione animalista Eital fu tra le prime a protestare per l’apertura dell’allevamento, presso il quale si era recato piu’ volte il suo fondatore Antonio Colonna, assieme al parlamentare 5Stelle Paolo Bernini. E il 24 aprile 2015 durante la puntata di Striscialanotizia, si era accanito contro quell’allevamento Edoardo Stoppa, che aveva gia’ girato diversi servizi con Antonio Colonna.

In piu’, si apprende dagli atti processuali che tutti i sequestri sarebbero stati richiesti dallo stesso PM, Giancarlo Mancusi, che tutte le richieste di sequestro sarebbero scaturite da denunce dell’Eital, l’associazione di Colonna, e che il PM Mancusi abbia sempre richiesto che gli animali  proprio all’Eital venissero affidati. Contro l’ultima sentenza, che ha decretato l’ennesimo dissequestro, sarebbe in corso oggi un ricorso in Cassazione, sempre a firma del PM Mancusi.

Cio’ anche se, lo si rileva sempre dagli atti processuali, gli accertamenti di Corpo Forestale dello Stato, ASL e Carabinieri avessero escluso la sussistenza di qualsivoglia maltrattamento degli animali da parte dell’allevatore ed avessero rilevato, invece, che l’associazione animalista Eital, indicata quale custode dal P.M. Mancusi, non fosse assolutamente in grado di effettuare il prelevamento, il trasporto e la custodia di detti animali.

A fronte di tutto cio’ FederFauna ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica, certo anche in difesa dell’allevatore, ma soprattutto per chiedere chiarezza riguardo agli interrogativi che suscitano i fatti esposti. Interrogativi resi ancor piu’ inquietanti dalla recente apparizione sul web di un video (autrice tale “bebyday”) che racconta storie di animali illecitamente sequestrati e poi rivenduti, di truffe, di soldi per fare scoop televisivi, con protagonista proprio Antonio Colonna dell’associazione animalista Eital, ma anche il parlamentare 5Stelle Paolo Bernini, nonche’ l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla e l’inviato di Striscialanotizia Edoardo Stoppa.

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