Maria Luisa Spaziani, una voce importante della Letteratura italiana del novecento, è stata anche, grazie alla sua lunga vita ( è morta nel 2014 all’età di 90 anni) sempre presente nei maggiori avvenimenti culturali del secolo scorso. E non solo per il suo rapporto con Montale. A 19 anni Maria Luisa Spaziani aveva già fondato una rivista, Il Girasole, poi ribattezzata Il dado, “in onore di Mallarmé”, che la fece conoscere negli ambienti letterari. Siamo agli inizi degli anni quaranta e alla sua rivista collaborano nomi che sarebbero stati poi importanti nella Letteratura italiana come Sandro Penna, Vasco Pratolini, Leonardo Sinisgalli. Ma anche firme internazionali come Virginia Woolf che le invierà alcuni capitoli del suo romanzo Le onde. Siamo nel 1943 ( Montale l’avrebbe conosciuto soltanto nel 1949) e la giovane Spaziani già respirava l’opera dei grandi della Letteratura.
Nel 1958, dopo dieci anni di frequentazione, la Spaziani sposa il filosofo piemontese Elémire Zolla. A fare da testimone per la sposa, il poeta Alfonso Gatto. Il matrimonio non sarebbe durato a lungo anche perché la routine non era certo adatta a due spiriti liberi come quelli di Zolla e la Spaziani.
Una vita intensa, ricca di avvenimenti, vissuta fino alla fine sempre da protagonista.
Ora, un nuovo libro su di lei, uscito qualche mese fa, ed è di un autore, grande poeta anche lui, che sicuramente ama molto l’opera poetica della Spaziani, lo si capisce subito già dal titolo: La Divina Differenza – La Musa lirica di Maria Luisa Spaziani (LietoColle Editore).
Una linea chiaramente espressa quella di Raffo che percorre l’intera opera della poetessa cogliendone le corrispondenze perfette tra il respiro lirico e le infinite possibilità delle combinazioni di parole che sgorgano dall’attimo fuggente, dettando il momento creativo, nei grandi poeti, quasi sempre alto, quasi sempre aperto a un sentire sublime che solo la Poesia sa ed osa cogliere.
LietoColle
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