Dakhla: Il Re Mohammed VI inaugura importanti progetti di risanamento liquido e d’alimentazione in acqua potabile
Dakhla 10 febbraio 2016 – Sua maestà il Re Mohammed VI del Marocco ha inaugurato, martedì a Dakhla importanti progetti di risanamento liquido e d’alimentazione in acqua potabile della città, realizzati per un investimento globale di 495 milioni di dirham.
Destinati ad accompagnare lo sviluppo demografico ed urbano dalla città, questi progetti vengono a consolidare il nuovo modello di sviluppo delle province del Sud, lanciato dal sovrano in occasione del quarantesimo anniversario del Marche Verte e che riguarda il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni pur portando una risposta adeguata alle sfide di durevolezza.
A forte impatto sanitario, biologico, economico ed ambientale, questi grandi progetti testimoniano l’alta sollecitudine del sovrano per stabilire nelle province un vero modello di sviluppo integrato.
Così, il progetto di risanamento liquido di Dakhla (245 MDH) ambisce di portare delle risposte durature alle sfide dell’urbanizzazione. Si assegna per obiettivi il rafforzamento dell’attrattiva turistica della città, la preservazione degli ecosistemi e lo sviluppo socioeconomico della regione in generale.
Facendo parte integrante del programma nazionale di risanamento liquido (PNA), questo progetto di risanamento liquido ha riguardato la realizzazione di un impianto di depurazione delle acque reflue di tipo “fanghi attivi” con trattamento terziario, di una capacità di trattamento di 150.000 equivalente/abitante ed un flusso quotidiano di 10.000 m3. Ha consistito anche nella posa di 21 km di collettori di fornitura e d’intercettazione delle acque reflue, la realizzazione di cinque impianti di pompaggio e la predisposizione di lavori di trasferimento delle acque depurate per le necessità di riutilizzazione.
Questo progetto viene a completare un primo progetto di risanamento liquido messo in servizio nel 2008. Di uno stanziamento globale di 62 milioni di dirham. Inizialmente è consistito nella riabilitazione e l’estensione delle reti di risanamento su un lineare di 67 km, la realizzazione di 3.750 allacciamenti particolari e la costruzione di due impianti di pompaggio.
Quanto al progetto di rafforzamento della fornitura d’acqua potabile della città di Dakhla, viene a rispondere alla domanda crescente in acqua potabile in questa regione del sud del Regno. Questo progetto ha riguardato la realizzazione e l’attrezzatura di sei perforazioni per il prelievo d’acqua, la posa di 15 km di condotte, la costruzione di un impianto di trattamento e di demineralizzazione di una capacità di 17.000 m3/giorno, oltre alla predisposizione di lavori di distribuzione (3 serbatoi e due impianti di pompaggio).
Beneficiando a oltre 106.000 abitanti, questo progetto, dotato di un budget globale di 250 milioni di DH, finanziato dall’Ufficio Nazionale dell’Elettricità e dell’Acqua Potabile (ONEE), prevede anche la realizzazione di lavori complementari di demineralizzazione al livello dell’impianto di trattamento esistente, di un flusso di 9.500 m3 al giorno.
A questa occasione, S.M. il re ha proceduto all’inaugurazione dell’impianto di trattamento e di demineralizzazione, una delle componenti principali del progetto di rafforzamento della fornitura d’acqua potabile della città di Dakhla.
Mentre ad El Argoub, nella provincia di Oued Eddahab, il Sovrano ha inaugurato il vivaio di acquacoltura “Azura”. Si tratta di un progetto pilota che conferma l’interesse per la conservazione e il rafforzamento della biodiversità marina. Con un investimento di 8 milioni di euro, nell’ambito dell’attuazione della strategia nazionale di sviluppo del settore della pesca “Halieutis”, sviluppato per l’aggiornamento e la modernizzazione del settore della pesca e migliorarne la competitività e le prestazioni. Oltre allo sviluppo socio-economico della regione locale, il progetto contribuirà alla sostenibilità delle risorse, alla promozione dell’agricoltura, alla trasformazione e commercializzazione di quasi 970 tonnellate di ostriche e vongole. Questo piano nazionale di acquacoltura dovrebbe creare in futuro 3.350 posti di lavoro 520 dei quali solo a Dakhla.
Nella stessa visita del Re ha inaugurato, lunedì, presso il porto di Dakhla, la chiatta di dissalazione dell’acqua di mare “Oued Massa”. L’acquisto della chiatta è stato deciso dal Sovrano, Comandante Supremo e Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate Reali, a seguito delle inondazioni che hanno colpito le province del Sud nel 2014. Tale impianto dovrebbe infatti agevolare la produzione di acqua potabile a beneficio delle zone con scarsità d’acqua e sprovviste di infrastrutture portuali. Con una capacità produttiva di 1.500 m3 al giorno, la nuova chiatta fornirà acqua potabile a 75.000 persone (20 litri al giorno a persona). “Oued Massa” è una chiatta moderna, dotata di apparecchiature di nuova generazione. La dissalazione dell’acqua di mare prevede diverse fasi. Dopo il pompaggio e lo stoccaggio dell’acqua di mare, questa viene pre-filtrata prima di essere incanalata verso filtri a sabbia e a cartucce, e successivamente verso un modulo di osmosi inversa. Dopo una tappa di trattamento e analisi, l’acqua, divenuta potabile, viene stoccata sulla chiatta in apposite cisterne.