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Allarme Zika: un bambino prima vittima del virus in Svizzera?

A sostenerlo i genitori dopo essere tornati da un viaggio vacanza ai Caraibi

L’Europa ha paura e le cifre ufficiali della “crisi sanitaria”, spesso contraddittorie, non rassicurano. Nel frattempo centinaia di persone al rientro da viaggi in America Latina, convinte di essere state contagiate sono state prese da una psicosi collettiva, forse giustificata dalla paura e dalla mancanza di chiarezza, ma che non aiuta. Così oltre alle leggende metropolitane ci sono anche terribili vicende personali molto gravi.

Ultimo caso è delle ultimissime ore. In Svizzera, è nato un bimbo con una microcefalia e lissencefalia. Sandro, questo è il suo nome, sarebbe  il primo svizzero vittima dello Zika” raccontano i genitori. Come riporta il Caffé, Martin e Astrid, avevano deciso di coronare il loro amore con un viaggio nei Caraibi, anche se Astrid era già incinta di otto settimane. Durante il soggiorno la coppia non si è sentita bene, soprattutto la compagna, e quello che ricordano maggiormente erano le fastidiose punture delle zanzare. Ma dopo la vacanza la coppia non ci ha più pensato, fino a quando i media non hanno portato alla luce le complicazioni del virus Zika. Infatti il piccolo Sandro è nato con una microcefalia e lissencefalia. “Nostro figlio è il primo svizzero vittima dello Zika” raccontano i genitori, che non possono far a meno di pensare a quelle fastidiose punture di zanzara durante la vacanza a Punta Cana. “Dato che non è emersa nessuna componente genetica, il pensiero è subito andato al virus Zika” raccontano i genitori, anche se oggi non è possibile provare un collegamento tra i due fatti.

Il piccolo Sandro, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha mai potuto vivere serenamente la sua vita, dato che la malattia gli crea problemi anche gastrointestinali, e l’anno scorso è stato ricoverato in ospedale nove volte. Inoltre da qualche mese è collegato 24 ore su 24 ad una pompa che l’aiuta ad alimentarsi.

Lecce, 14 febbraio 2016                                                                                                                                                                                          

Giovanni D’AGATA

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