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Pericolo caccia: : Ultime vittime innocenti di una stagione senza fine

cacciaGenazzano, Roma – Altre due vittime tra i non cacciatori, fuori stagione e l’ultimo giorno di caccia della deroga al calendario venatorio del Lazio!
Questa volta proprio a Genazzano, nel Comune che per primo ha ribadito il divieto di caccia in area urbanizzata con ordinanza contingibile urgente, applicando direttamente al territorio quanto previsto dal 1992 con la legge 157 in materia di distanze di sicurezza su istruttoria dell’Associazione Vittime della caccia. L’allora sindaco, infatti, recepì la gravità delle richieste dei cittadini ed emanò l’ordinanza in virtù dei poteri conferitigli dal Decreto Legislativo n.267/2000 art.54, essendo prioritaria l’incolumità pubblica rispetto alla “concessione” di caccia ed essendo la zona già interdetta secondo quanto prevede la legge 157.

A fronte delle numerose segnalazioni, anche in altre aree del Comune da parte degli abitanti, l’Associazione Vittime della caccia ha da tempo informato il Sindaco e chiesto l’adozione di provvedimenti estensivi anche nelle zone segnalate.

il Sindaco Fabio Ascenzi questa volta non potrà ulteriormente dilazionare l’accoglimento delle richieste avanzate da tempo dall’Associazione Vittime della caccia in nome e per conto dei cittadini della zona, tristemente interessata dall’ultimo tragico avvenimento, contro, tra l’altro, persone estranee alla caccia” dichiara Maurizio Giulianelli, “sarà bene intervenire immediatanente a tutti i livelli (tabellazione, controlli sul territorio, tempestività d’intervento quando i cittadini, allarmati, segnalano la presenza di cacciatori) perchè un’altra stagione venatoria non venga fatta passare invano e nel costante pericolo”.

Il grave fatto accaduto il 10 febbraio e che ha visto due persone in auto colpite al volto da una fucilata ravvicinata in Località Colle del Fattore, ribadisce l’assoluta necessità di estendere anche a quell’area (Roanico, Colle del Fattore, Ara dell’Olivo) il divieto di caccia, ovvero in aree urbanizzate da agglomerati, strade e case sparse.  Parliamo ovviamente di aree dove già vige il divieto di sparo per la mancanza di distanze utili, come è facilmente rilevabile dalle mappe google, ma non per i cacciatori”, conclude il Responsabile dell’Associazione.

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