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Bullismo: gli adolescenti dicono “MaBasta”

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La recente triste storia della 13enne di Pordenone, la quale ha tentato il suicidio per via del bullismo subito a scuola, è stata la goccia decisiva che ha spinto le studentesse e gli studenti della classe 1°A dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce a darsi da fare e ad impegnarsi in prima persona per almeno tentare di contrastare questo pessimo e assurdo fenomeno. Hanno infatti dato vita nei giorni scorsi ad un nuovo progetto con un nome che la dice lunga “MABASTA!” il quale, oltre ad essere un’esplicita esclamazione, è anche un acronimo che sta per “Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti”.

 

Nella lotta al bullismo, MaBasta è probabilmente il primo movimento chenasce dal basso, dai ragazzi stessi, giovani studenti di appena 14/15 anni.

 

Hanno le idee molto chiare, vogliono creare una sorta di associazione informale di tutti quegli adolescenti italiani (la stragrande maggioranza) che, come loro, non accettano e non sopportano le azioni da “bulle” e da “bulli”. Si impegneranno con creatività e determinazione e utilizzeranno ogni possibile mezzo di comunicazione e di divulgazione per far sentire la loro voce, soprattutto il web ed i social network. Hanno creato un logo e aperto una pagina su Facebook, stanno lavorando alla realizzazione e pubblicazione di un sito internet autoprodotto e hanno lanciato una prima campagna fatta di piccoli video-spot e fotografierealizzati in proprio, in cui ci mettono la faccia nel dire “Ma basta!”.

 

«L’idea ci è venuta – raccontano i ragazzi – quando abbiamo parlato in classe del caso della ragazza di Pordenone che ha tentato di farla finita perché non ce la faceva più a sopportare le azioni di bullismo da parte dei compagni. Siccome i prof ci dicono sempre che è molto meglio “fare” qualcosa anziché semplicemente parlarne, allora ci siamo chiesti cosa potevamo fare di concreto per almeno tentare di frenare questo bruttissimo fenomeno. Ci è venuto in mente di creare una specie di associazione di giovani e giovanissimi che, come noi, vogliono fermare il bullismo, per dimostrare alle bulle e ai bulli che quelli contrari sono molto più numerosi. Vogliamo creare un sito internet che possa dare una mano sia ai “bullati”, spingendoli a tirare fuori le loro storie, che ai “bulli” veri e propri perché, secondo noi, forse sono proprio loro che ne hanno più bisogno. Gli ultimi casi di Nuoro e di Galatone non hanno fatto altro che spingerci ad accelerare i tempi, abbiamo già creato una pagina Facebook e abbiamo iniziato a pubblicare alcuni video che speriamo diventino virali. Ovviamente vorremmo tanto che le ragazze ed i ragazzi di Pordenone, Nuoro e Galatone (insieme a tutti i loro compagni e amici) diventino dei nostri. Chiediamo il sostegno e la collaborazione di tutti i ragazzi in Italia, dalle elementari alle superiori, vogliamo diventare tantissimi così da avere una voce più forte

 

I ragazzi stanno chiedendo anche partnership ad associazioni, organizzazioni e media che si occupano sia specificatamente di bullismo che, in generale, di scuola e istruzione. Tra questi ultimi, hanno già avuto l’immediato sostegno da quattro importanti siti che si occupano di education: Your Edu Action, OrizzonteScuola, Aetnanet e MasterProf.

 

Questi i nomi degli ideatori del movimento “MaBasta”: Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Jacopo De Lucia, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Lorenzo Greco, Niki Greco, Simone La Gioia, Francesca Laudisa, Michela Montagna, Edoardo Sartori, Alice Stamerra.

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