Comunicati Stampa

Sconcerto del Coisp per l’assoluzione dell’ambulante che aggredì Agente

 durante un sequestro: “Un solo significato: picchiateci pure liberamente, se siamo delle Forze dell’Ordine non vi accadrà nulla!”

“Ma allora è proprio vero che leggi e punizioni valgono solo per gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine verso i quali, anzi, di norma si giunge al puro accanimento! Se invece sono altri ad aggredire noi perché mai punirli?! Specialmente se è solo la prima volta che lo fanno… suvvia… non vorremmo davvero rimproverarglielo! Meglio aspettare colpi d’arma da fuoco o coltellate… allora forse si potrà valutare se ritenere l’aggressione contro di noi importante! Quanto leggiamo in riferimento al caso dell’Agente di Polizia Municipale picchiato a Bologna lascia in verità sconcertati, profondamente amareggiati, preoccupati, e sempre più consci che il clima in questo Paese è realmente anti-Forze dell’Ordine. Siamo davvero esposti a conseguenze terribili ed ingiuste quando facciamo il nostro dovere, e manca verso di noi qualsivoglia seria tutela in ogni situazione che possa riguardarci. Se siamo vittime non veniamo tutelati, ma se un determinato servizio ci costringe in situazioni apparentemente ambigue si può star certi che verremo criminalizzati dai più senza alcuna pietà e, non di rado, senza alcuna obiettività”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta la notizia dell’assoluzione del venditore abusivo che lo scorso 8 febbraio ha aggredito un vigile urbano che gli stava sequestrando la merce in pieno centro a Bologna. Il giudice, come riportano i resoconti di stampa, ha valutato la particolare tenuità del fatto e ha deciso di assolvere l’uomo che era accusato di resistenza, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale nei confronti di tre agenti della Municipale che stavano sequestrandogli la merce. Uno dei vigili, colpito con un pugno sulla mano, aveva avuto una prognosi di 12 giorni. Il giudice tuttavia, nella sentenza con motivazioni contestuali, ha spiegato che i fatti rientrano “nel concetto di particolare tenuità, tenuto conto che il comportamento non risulta abituale (l’imputato è incensurato e privo di precedenti di polizia, ha il permesso di soggiorno in Italia ed è nel nostro Paese dal 1993) e che si tratta di un fatto occasionale, originatosi dalla particolare situazione in cui si è trovato, assai preoccupato per il sequestro degli oggetti artigianali la cui vendita costituiva la sua unica fonte di reddito”.

“Vorremmo davvero sapere – insiste Maccari – quale sarebbe stata la sentenza se a colpire del tutto lievemente, per la prima volta nella sua vita ed in una situazione di estremo stress fosse stato l’Agente. Ma lo intuiamo bene, in fondo l’Italia è il Paese dove noi ‘cretini’ veniamo messi alla berlina se per sbaglio urtiamo un manifestante sdraiato a terra durante scontri furibondi, dove veniamo destituiti per un like su facebook, dove finiamo sotto inchiesta se indossiamo la maglietta di un fan club della Polizia, dove veniamo rinchiusi in isolamento in carcere per una contestazione di natura colposa ed anche se per legge non avremmo mai dovuto varcare la porta di una cella. Ma se qualcuno ci aggredisce, a torto, il suo comportamento non viene considerato meritevole di alcuna riprovazione, ci si passa sopra, si chiude un occhio, con ciò dando un unico e solo inquietante messaggio: picchiateli pure stì cretini con la divisa”.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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