Sigaretta elettronica esplode in tasca
‘Pensavo che fosse esplosa una bomba e di aver perso le mie parti intime ‘. Uomo britannico resta sfigurato
Cercava di togliersi il vizio del fumo con la sigaretta elettronica ma ha vissuto una bruttissima esperienza. Dan Walker, un britannico, è rimasto ferito gravemente nell’esplosione della sua sigaretta elettronica.
L’uomo, infatti, è stato segnato per la vita dopo che la sua batteria della e-sigaretta è esplosa nella sua tasca ed i pantaloni sono andati anche loro in fiamme. Lo scoppio si è verificato mentre l’uomo di 20 anni passeggiava in un centro commerciale: “Ho sentito un botto pazzesco, e guardando verso il basso ho visto che il fuoco avvolgeva la mia gamba sinistra. In quel momento ho pensato di aver perso le mie parti intime o peggio ancora “, spiega lo sfortunato fumatore. “La nicotina mi è finita negli occhi, così come un pezzettino di plastica che sono riuscito a togliere”. L’uomo è stato immediatamente ricoverato in un’unità specializzata nelle ustioni presso il Queen Elizabeth Hospital di Birmingham. I medici hanno dichiarato che l’uomo ha rischiato di perdere la gamba se in quel frangente avesse indossato jeans invece di pantaloni quando la batteria è esplosa a Tamworth, Staffordshire, Inghilterra. I medici hanno inoltre riferito che potrebbe essere necessario un innesto di pelle per riparare i danni da ustioni di secondo e terzo grado.
E’ stata aperta un’inchiesta per determinare se l’esplosione dello strumento è dovuto a una batteria difettosa o ad un uso improprio. Anche se è pur vero che un tale incidente è raro è anche vero che è sempre più diffusa tra gli utenti, soprattutto più giovani, l’aumento volontario della potenza della batteria, finalizzata ad aumentare il volume di inalazione del vapore. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell’ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all’uso della sigaretta elettronica che è diventata una valida alleata per i fumatori incalliti. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d’informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.
Lecce, 19 febbraio 2016
Giovanni D’AGATA
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