Coisp sui fotosegnalamenti forzati
Il Coisp dopo l’annuncio di Alfano di “ammettere l’uso della forza” per i fotosegnalamenti: “Impossibile. Il Governo non scaricherà l’ennesima sua grana sui Poliziotti esponendoli a ulteriori rischi.”
Il 14 dicembre 2015, dopo la messa in mora da parte dell’Ue per le presunte carenze nella registrazione dei migranti da parte dell’Italia, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, faceva la voce grossa e replicava: “Sui fotosegnalamenti dei migranti non transigiamo, siamo già vicini al 100% ed il capo della polizia, Alessandro Pansa, incontrerà tutti i Questori per ribadire questa linea. Ribadisco che l’Europa dovrebbe piuttosto aprire una procedura di ringraziamento nei nostri confronti perché se non avessimo salvato migliaia di vite umane, oggi l’Europa sarebbe coperta da una coltre di vergogna”.
Il 20 gennaio 2016, in audizione in commissione Cie-migranti, il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, a proposito dei fotosegnalamenti spiegava con la massima fermezza: “L’utilizzo della forza, qualora legittimo, è quasi del tutto inutile. E comunque non c’è nessun poliziotto disponibile a rischiare di spezzare un dito per prendere le impronte, questo lo posso assicurare. È una complicazione inutile che andiamo ad affrontare. L’uso della forza in teoria la possiamo anche fare, però le impronte digitali vengono prese in un certo modo, il dito va poggiato, fatto roteare, non schiacciato troppo, se lo vuoi fare con la forza devi staccare il dito e comunque se lo fai con la forza non viene bene l’impronta”.
Oggi, 17 marzo 2016, Alfano, come di consueto pronto a prendere ordini da chicchessìa, ha annunciato: “Ho messo allo studio una norma sulla gestione degli hotspot per risolvere alcune possibili difficoltà. Stiamo lavorando a un’ipotesi che riguarda diversi aspetti, compreso quello dell’uso della forza nei confronti di coloro che si rifiutano di sottoporsi al fotosegnalamento”.
“Ecco, questa è l’Italia – dice adesso secco Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia -, una massa di ipocriti, banderuole pronte a dirigersi dove spira il vento, professionisti dello scaricabarile. Ma stavolta no. Non verrà scaricata sulle spalle dei Poliziotti l’ennesima grana che certi altolocati detentori di titoli altisonanti non sanno affrontare. I colleghi non possono e non vogliono essere esposti a nuovi rischi legati, questa volta, alla brillante idea di Alfano che pensa di volerci imporre l’obbligo di un non meglio precisato ‘uso della forza’. E che vorrebbe dire? E cosa dovremmo fare? E con quali tutele? E con quali prescrizioni? E chi si beccherà poi al posto nostro le denunce per tortura e simili? Eh no, troppo facile criminalizzarci anche se solo osiamo alzare un dito in servizio persino se è necessario per difenderci, e poi pretendere che usiamo la forza quando fa comodo a qualcuno. Questo è puro delirio. E Pansa cosa avrà da dire adesso? Sarà pronto, tanto per cambiare, ad inchinarsi al volere della politica? Vedremo. Per quanto ci riguarda, invece, non possiamo che concludere dicendo: ci si metta Alfano a fare i fotosegnalamenti con la forza per fare piacere ai signori di Bruxelles. Noi no di certo”.