Vertenza Meridiana/Qatar Airways: USB, la convocazione del 23 marzo
al MISE chiude un mese di nulla di fatto nelle trattative
La convocazione per il 23 marzo al MISE sulla vicenda Meridiana / Qatar Airways, arrivata solo nella tarda serata di ieri, chiude un mese che sarebbe dovuto essere di grande lavoro negli auspici del Governo per affrontare i nodi di una trattativa estremamente complicata ma che non ha visto il minimo passo avanti a causa dell’ostinata posizione del management aziendale.
Durante questo periodo abbiamo dovuto assistere a una serie di atti unilaterali da parte del management, ultimo dei quali la lettera ai dipendenti inviata nella mattinata di ieri dall’A.D. Creagh che preannuncia “in the incoming weeks” (nelle prossime settimane) una serie di iniziative che seguono lo stesso identico schema che da anni avvelena i rapporti tra azienda e lavoratori.
Schema che è stato respinto al mittente ormai dalla stragrande maggioranza delle sigle sindacali e che è teso a creare ulteriori iniquità e discriminazioni tra i dipendenti del Gruppo, senza risolvere alla radice i problemi denunciati.
Il problema adesso è politico: se si definisce la partnership con Qatar come occasione unica e irripetibile, pretendendo tra l’altro l’accordo sindacale per dare il via libera, il Governo ci deve spiegare dove possiamo andare con atti ostili di questo genere e chi si dovrà assumere la responsabilità di questo stallo e dell’eventuale fallimento di questa trattativa.
Bisogna fare un passo avanti e affrontare i nodi che sono sul tappeto, offrendo soluzioni concrete ed efficaci a ogni singolo dipendente del Gruppo, nessuno escluso, con l’obiettivo che nessuno lasci coattamente il perimetro dello stesso. Non ne possiamo più di esuberi montati artificiosamente, quasi a voler scoraggiare qualsiasi ipotesi positiva, di soluzioni parziali e insufficienti, di offerte di posti di lavoro impercorribili e del dualismo aziendale spacciato come fosse un dogma infallibile.
Nonostante il preavviso brevissimo e la difficoltà a muoversi a ridosso delle vacanze pasquali dalle loro basi, anche in questa occasione i lavoratori del Gruppo Meridiana saranno presenti in presidio sotto il Mise dalle ore 11.00 per dimostrare che non intendono mollare di un millimetro.