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LOANO NOVERO DA VENERDì ESPONE A PALAZZO DORIA

studi liguriUna serie di nuove tele, realizzate espressamente per questa personale, sono state create dall’artista Fulvio Novero con un occhio rivolto all’ arte atemporale ed uno all’attualità: “Nella novità e nella tradizione- spiega Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte- si può leggere infatti il senso profondo di questa bella personale di Novero, che abbandona l’impressionismo, che lo ha caratterizzato per tanti anni per rivolgersi ad un simbolismo pieno di lirismo e carico di profonde tematiche sociali e religiose dettate dai tristi eventi proposti a tutti noi dalla contemporaneità”.

La mostra, intitolata “Lavori di Fulvio Novero” ed organizzata dall’ Unitre di Loano, con il patrocinio del Comune di Loano, sarà inaugurata venerdì pomeriggio alle ore 17 a Palazzo Doria. Novero, torinese di nascita, vive e lavora a Boissano, è un fine e sensibile artista, allievo di Carlo Di Vincenzo, docente all’ Accademia di Roma.

Fin da giovane ha iniziato ad esporre nelle più importanti gallerie romane ed aderito all’ Associazione Cento Pittori di Via Margutta. Ha alle spalle l’ importante partecipazione alla Biennale di Lione del 2002 ed attualmente è docente di Disegno all’Unitre loanese. Tre suoi murales sono ammirabili ad Arnasco dove, lungo la Via dell’ olio, è possibile tutto l’anno visitare il Museo Internazionale d’ Arte d’arte a cielo aperto che ospita decine di artisti di fama internazionale. Nella mostra a palazzo Doria, che resterà aperta fino al 25 aprile, sono esposti paesaggi e visioni fra terra e mare, deserti africani, marine al tramonto, profughi in fuga dalle guerre, immagini di pace. Autore molto legato anche ai temi della religiosità e del misticismo, già in passato ha dedicato importanti personali ai temi dell’integrazione razziale, della crisi economica, delle tragedie del mare legate agli sbarchi ed all’egoismo del mondo contemporaneo: tutte tematiche però illuminate dalla forza della fede e dalla speranza. In Novero – ci ha ancora spiegato Guzzinati- spesso l’aspetto simbolico diviene quello centrale: egli sa rivolgere meglio la sua attenzione verso aspetti davvero singolari dell’arte e della fede. Riuscendo ad identificare e comunicare agli altri i segni che concorrono a confermare che la conversione è un continuo mutamento.

I suoi quadri sono interessanti esempi di come l’arte possa coniugarsi con la fede e di come la sensibilità di questo artista venga comunicata attraverso le sue tele, che una volta collocate in un luogo preciso, diventano un tramite”.

CLAUDIO ALMANZI

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