TORINO – «Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti» viene presentato sabato 16 aprile
alle 16 presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza il Cottolengo, a Torino
in via San Pietro in Vincoli 12 (salone Madre Nasi).
L’incontro è aperto al pubblico, i colleghi giornalisti sono cordialmente invitati.
Il libro intervista (edizioni Elledici) «fotografa» la realtà del carcere minorile, nei colloqui con don Domenico Ricca, salesiano, cappellano del Ferrante Aporti di Torino. Autrice è Marina Lomunno, giornalista de La Voce del popolo e collaboratrice di Avvenire.
Alla presentazione di sabato, con Marina Lomunno e don Ricca, intervengono don Pietro Mellano, direttore generale dell’Elledici e
le suore di clausura del monastero cottolenghino San Giuseppe.
Una presenza eccezionale, motivata dal fatto che le stesse suore di clausura sono presenti nel libro: Marina Lomunno le ha infatti intervistate per concludere con loro quel «discorso sulle sbarre e sulla libertà» iniziato con il cappellano del Ferrante Aporti.
Modera l’incontro la cottolenghina suor Giuliana Galli e sarà presente anche la superiora generale delle suore di San Benedetto Cottolengo madre Elda Pezzuto.
I diritti d’autore del volume, giunto alla prima ristampa, vengono devoluti interamente a borse di studio e lavoro per i giovani detenuti del carcere minorile torinese.
La presentazione del libro al Cottolengo, nell’anno del Giubileo della misericordia vuole porre l’attenzione – come indica papa Francesco – al mondo del carcere e a quello degli ammalati: non a caso sia nella chiesa del Cottolengo che nella cappella del carcere minorile Ferrante Aporti l’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha aperto due delle Porte Sante della diocesi, dopo quella in Cattedrale.
