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RISCOSSIONE ENTI LOCALI, CARIELLO (M5S): “NECESSARIO UN IMPIANTO NORMATIVO PIÙ EFFICACE”
“L’impianto normativo vigente in materia di riscossione degli enti locali è del tutto inadeguato: è necessario un riassetto del sistema con interventi che garantiscano maggiore efficacia per la riscossione locale dei tributi”. È quanto dichiara Francesco Cariello, deputato del M5S e membro della Commissione Bilancio, a seguito dello scandalo che ha coinvolto la Cerin s.r.l., società esercente l’attività di riscossione dei tributi per diversi comuni e accusata di peculato continuato. La Procura della Corte dei Conti di Bari, infatti, esaminando l’arco temporale 2010-2013 per le attività svolte nel solo comune di Bitonto, ha già quantificato in oltre quattro milioni di euro le somme incassate dalla Cerin nell’esercizio delle funzioni di concessionario e non riversate nelle casse del municipio.
“Il caso Cerin – aggiunge – è la dimostrazione della fragilità del sistema di riscossione degli enti locali sia sotto il profilo del funzionamento del “mercato” dei servizi a supporto della riscossione sia per ciò che riguarda l’inadeguatezza degli strumenti di recupero da parte degli enti”. “Come già indicato dall’ANCI in audizione in Commissione Bilancio – continua – è urgente intervenire sia sulla disciplina dell’ingiunzione fiscale, snellendo le procedure per la riscossione, sia sul rafforzamento delle misure di trasparenza a cui devono attenersi le aziende private concessionarie, permettendo l’accesso da parte del comune alle informazioni sui debitori.”
“Quanto accaduto nel comune di Bitonto – conclude il deputato – è solo la punta dell’iceberg di un più ampio fenomeno ed evidenzia la scarsa trasparenza e l’inefficienza del sistema di controlli e verifiche in una materia – quale la riscossione dei tributi locali – ove è in gioco oltre che il denaro pubblico versato dai cittadini, anche la credibilità degli enti dotati di potestà impositiva che, in questi ultimi anni, hanno a più riprese lamentato la scarsità di risorse finanziarie e fatto ricorso ad aumenti di aliquote e riduzione dei servizi per sopperire alle esigenze di budget. Al Ministro, con una interrogazione in commissione finanze, abbiamo chiesto di assumere adeguate iniziative a carattere normativo necessarie a rendere più efficaci, efficienti e sicure le procedure di concessione dei servizi di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e di altre entrate delle province e dei comuni, estendendo anche ai concessionari locali il sistema di autorizzazioni previsto per il servizio nazionale ed ampliando il ventaglio delle operazioni societarie soggette a preventiva autorizzazione ministeriale”.