LuganoMusica: Alexandre Tharaud, ultimo recital pianistico
LuganoMusica offre al suo pubblico un ultimo, interessante récital pianistico, prima della full immersion nel Progetto Martha Argerich. Il 9 maggio alle 20.30 presso la Sala Teatro LAC sarà ospite il francese Alexandre Tharaud – il cui concerto sostituisce quello di Maria João Pires del 2 febbraio, annullato per problemi di salute dell’artista. Talento multiforme e curioso, Tharaud spazierà dalle pirotecnie cembalistiche di Domenico Scarlatti alle atmosfere intense e romantiche di Chopin e Rachmaninov, presentando anche una trascrizione pianistica da lui stesso firmata del famoso Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Mahler.
Se la forzata assenza di Maria João Pires dal cartellone di LuganoMusica può aver amareggiato gli amanti del pianoforte, la kermesse musicale ticinese offre una splendida opportunità alternativa di ascolto, invitando al LAC un altro genio della tastiera, il giovane parigino Alexandre Tharaud. Figlio di una ballerina dell’Opéra di Parigi e nipote di un violinista, Tharaud si è avvicinato al pianoforte a cinque anni; tra i suoi numi tutelari si annoverano Leon Fleisher e Nikita Magaloff. Vincitore di numerosi concorsi, fra cui il “Maria Canals” a Barcellona, Tharaud ama in particolare le opere di Chopin, Poulenc, Satie e Chabrier, a cui ha dedicato numerose incisioni. Improvvisatore, trascrittore e compositore, ha fatto parlare di sé per alcune curiose scelte, come quella di non tenere nella propria casa un pianoforte, per evitare di disperdere tempo ed energie improvvisando in continuazione: l’artista si esercita quindi nelle case e negli studi di amici pianisti! Nel 2012 Tharaud ha recitato la parte di se stesso nel film di Michael Haneke Amour, Oscar al miglior film straniero e Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Il programma che questo fuoriclasse del pianoforte propone a Lugano prende le mosse da alcune pagine di Domenico Scarlatti, autore italiano contemporaneo di Bach, amatissimo da pianisti e cembalisti per la straordinaria inventiva e per le novità tecniche evidenti nelle sue oltre cinquecento sonate, composte prevalentemente durante gli anni di servizio presso le corti di Lisbona, Siviglia e Madrid. Dalle vertigini barocche di Scarlatti si passerà poi al romanticismo di Chopin, con la Fantasia op. 49, lavoro della maturità dell’autore, che qui fonde la libertà tipica del genere “fantasia” con l’articolazione in episodi che richiamano i movimenti della sonata.
Tharaud offrirà poi una personale lettura del quarto, famosissimo movimento della Quinta Sinfonia di Mahler, eternato da Luchino Visconti nella colonna sonora di Morte a Venezia. La trascrizione di questa pagina elegiaca dall’originale per orchestra alla tastiera del pianoforte è opera dello stesso Tharaud.
Il récital si conclude con i Morceaux de fantaisie op. 3 di un giovanissimo Rachmaninov che, non ancora ventenne, li pubblicò subito dopo il diploma al Conservatorio di Mosca. Il Preludio, che folgorò il grande Čajkovskij, era destinato a divenire una delle pagine più popolari di Rachmaninov: quando l’autore lo eseguiva in concerto, spessissimo il pubblico ne chiedeva a gran voce il bis e da allora pianisti di tutto il mondo lo hanno interpretato, contribuendo alla sua – meritatissima – fama.
Il concerto sostituisce quello di Maria João Pires previsto per il 2 febbraio scorso e poi annullato; i biglietti già acquistati sono pertanto validi.
Appuntamento alle 20.30 alla Sala Teatro LAC
Lunedì 9 maggio 2016 – 20.30
Sala Teatro LAC
Interprete
Alexandre Tharaud, pianoforte
Programma
Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata in do maggiore K131, Sonata in re minore K29, Sonata in mi maggiore K380
Sonata in la minore K3, Sonata in do maggiore K514, Sonata in fa minore K481 (datazione sconosciuta)
Fryderyk Chopin (1810-1849)
Fantasia per pianoforte in fa minore, op. 49 (1841)
Gustav Mahler (1860-1911)
Adagietto, Sehr langsam
dalla Sinfonia n. 5 in do diesis minore (1902 / trascrizione per pianoforte di Alexandre Tharaud)
Sergej Rachmaninov (1873-1943)
Morceaux de fantaisie, op. 3 (1892)
Alcune note al programma
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Domenico Scarlatti compose un immenso corpus – 555 sonate – di musiche per clavicembalo, che occupano un posto rilevante nell’evoluzione della tecnica e della composizione per strumenti a tastiera. Poche di queste sonate furono pubblicate durante la sua vita, mentre la maggior parte venne stampata in modo non sistematico nei secoli successivi. Scarlatti ha attirato le attenzioni dei più grandi autori e pianisti della storia della musica: Chopin, Brahms, Bartók, Šostakovič, Horowitz… «Non ti aspettare, che tu sia dilettante o professore, di trovare in queste composizioni un’intenzione profonda, ma piuttosto un’ingegnosa facezia dell’arte per esercitarti ad un gioco ardito sul clavicembalo». Questo è l’avvertimento, piuttosto autoironico, lasciato da Scarlatti come introduzione alle sonate del 1738. Effettivamente in questi brani brevi, costituiti generalmente da un solo movimento bipartito, l’autore si dimostrò pioniere rispetto a tecniche tastieristiche nuove per i suoi tempi, quali arpeggi, note ribattute in agilità, incroci delle mani, ottave spezzate e percosse, doppie note; tutte difficoltà tecniche da padroneggiare progressivamente. Dal punto di vista dello stile, le sue sonate sono caratterizzate da una generosa varietà espressiva e da una grande inventiva armonica, con l’impiego di un vocabolario accordale spesso sorprendente. Ralph Kirkpatrick, clavicembalista e musicologo, studiò a lungo l’opera di Domenico Scarlatti: la “K” presente nell’attuale numerazione delle sonate deriva dal suo cognome e si riferisce all’edizione che egli pubblicò nel 1953.
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La Fantasia in fa minore fu scritta nella piena maturità artistica di Chopin e – anche per questo – è annoverata tra i più alti capolavori della letteratura pianistica di tutti i tempi, soprattutto per la intima omogeneità formale e spirituale che essa conserva, pur attraverso gli episodi di diverso carattere in cui si articola. Il termine “fantasia” nella concezione di Chopin si richiama alla forma-sonata in più tempi (secondo i modelli di Beethoven e di Schubert) anziché all’inventiva forma della variazione su motivi d’opera, come fu invece il caso per Liszt. La Fantasia in fa minore propone così la classica ripartizione allegro – adagio – allegro, anche se appare costituita da un solo movimento in cui confluiscono il tempo di marcia, il corale, il recitativo e la scrittura sinfonistica.
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La Quinta sinfonia fu scritta da Mahler nel corso dei mesi estivi del 1901 e del 1902 passati sul Wörthersee, in Austria. La composizione riflette la piena maturità raggiunta dal compositore, che a quarant’anni compiuti era un’influente personalità dell’Opera di Vienna nonché uno dei più stimati direttori d’orchestra dell’epoca. Contemporaneamente a questa pagina Mahler compose i primi tre Kindertotenlieder e il clima sentimentale, doloroso e straziante, dei Kindertotenlieder viene ribadito nella Quinta sinfonia, segnando un marcato distacco dal contenuto letterario delle prime quattro. L’Adagietto – quarto e penultimo movimento – può dirsi apice estatico dell’intera opera, nonché capolavoro tra i massimi di Gustav Mahler, reso universalmente celebre dall’adozione a colonna sonora in Morte a Venezia di Luchino Visconti.
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Sergej Rachmaninov pubblicò la raccolta dei Cinque pezzi per pianoforte appena dopo essersi diplomato al Conservatorio di Mosca, dedicandoli ad Anton Arenskij, il docente che più aveva segnato la sua formazione. In quel periodo l’autore era in difficili condizioni esistenziali – molto povero, depresso e in cattiva salute – che puntualmente si riflettono nei caratteri (dal malinconico al pienamente drammatico) dell’opera. I modelli sono soprattutto quelli di Liszt e Chopin, ma il riferimento obbligato è anche al romanticismo pianistico russo di Čajkovskij il quale, dopo aver conosciuto la raccolta, confidò al collega pianista Aleksandr Ziloti di essere rimasto particolarmente impressionato dal Preludio, destinato a divenire una delle pagine più conosciute di Rachmaninov, amatissima dal pubblico di tutti i continenti.
Biografia interprete
Alexandre Tharaud
Nato a Parigi, si è avvicinato alla musica grazie alla madre (insegnante di danza presso l’Opéra de Paris), al padre (per diletto direttore e cantante di operette) e al nonno violinista. Ha cominciato a suonare il pianoforte all’età di cinque anni, venendo poi ammesso a quattordici anni nella classe di Germaine Mounier presso il Conservatorio di Parigi. Si è successivamente perfezionato con Theodor Paraskivesco, maturando inoltre preziosi insegnamenti anche dall’incontro con Leon Fleisher e Nikita Magaloff. Premiato nei concorsi di Monaco di Baviera, Senigallia e “Maria Canals” a Barcellona, ha presto iniziato una carriera concertistica internazionale. Imponente è la discografia da lui realizzata – e pubblicata per le etichette Harmonia Mundi, Virgin Classics, Naxos e Arion – in cui particolare rilevanza hanno le opere di Fryderyk Chopin, Emmanuel Chabrier, Francis Poulenc ed Erik Satie. Ha inoltre recitato la parte di se stesso nel film del 2012 di Michael Haneke Amour, Oscar al miglior film straniero e Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Molto celebri sono alcuni curiosi caratteri della sua personalità, come il fatto di non voler tenere un pianoforte nel proprio domicilio – perché altrimenti passerebbe più tempo a improvvisare che non a studiare con rigoroso metodo – e di esercitarsi quindi regolarmente a casa dei propri amici.
Partner di LuganoMusica
La programmazione di LuganoMusica è realizzata grazie a:
Città di Lugano
Repubblica e Canton Ticino/Fondo Swisslos
Fondazione Lugano per il Polo Culturale
Fondazione Ing. Pasquale Lucchini
Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana
Amici della Scala di Lugano e Fondazione Vittorio e Amalia Ghidella
UBS, BSI, Fondazione Ernst Göhner, Cornèr Banca, Corriere del Ticino, Banca Stato, Banca del Ceresio, RSI Radiotelevisione Svizzera – Rete Due, Orchestra della Svizzera italiana, Migros Percento Culturale, Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura, Città di Bellinzona
Media partner: Corriere del Ticino
Modalità di ingresso
Biglietti
Il concerto sostituisce quello di Maria João Pires previsto per il 2 febbraio scorso e poi annullato; i biglietti già acquistati sono pertanto validi.
Categoria 1: Fr. 70/60
Categoria 2: Fr. 55/45
Categoria 3: Fr. 45/35
Categoria 4: Fr.35/25/18
Categoria 5: Fr. 25/20/12
(più costi di prenotazione)
Riduzioni per studenti, apprendisti e beneficiari AVS e AI.
Prevendita presso la biglietteria del LAC, online su www.luganolac.ch, presso tutti i punti Ticket Corner (uffici postali, Manor, stazioni FFS) e online su www.ticketcorner.com
Info biglietteria Tel. +41 (0)58 866 42 22 / www.luganolac.ch