Esteri

Visita sottosegretario italiano del MAE in Marocco

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Rabat 18/06/2016 – Il Marocco è un modello di stabilità nella regione del Nord Africa, ha affermato il Sottosegretario di Stato italiano per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Vincenzo Amendola, rallegrandosi per le riforme intraprese, da diversi anni, da parte del Regno sotto la guida di SM il re Mohammed VI.

In un’intervista rilasciata mercoledì sera alla MAP, il funzionario italiano ha sottolineato il forte impegno del Marocco e dell’Italia per lo sviluppo della regione mediterranea, in generale, e la loro vocazione ad aiutare altri paesi a mettere a punto il processo di stabilizzazione o di riforme.

In una regione segnata da sconvolgimenti politici in molti paesi, l’Italia e il Marocco si trovano ad affrontare sfide comuni legate al terrorismo, al  traffico di esseri umani e ai flussi di immigrazione clandestina proveniente dal Medio Oriente e dall’Africa, dove dilagano guerre e povertà, ha osservato Amendola affermando la necessità per Roma e Rabat di rafforzare ulteriormente la loro cooperazione in questo campo  sviluppando in particolare progetti economici e di integrazione.

Il funzionario italiano, in visita in Marocco nel contesto della messa a punto del nuovo partenariato strategico tra i due paesi il cui lancio simbolico dovrebbe essere effettuato in occasione di una prossima visita del primo ministro italiano Matteo Renzi, si è rallegrato a questo proposito delle prospettive aperte rispetto ai rapporti marocco-italiani.

Secondo Amendola, che per tutto il giorno di mercoledì ha avuto una serie di colloqui a Rabat con diversi responsabili marocchini, il nuovo partenariato strategico è chiamato a  dare nuovo impulso agli scambi economici tra i due paesi e a estendersi a settori chiave quali gli scambi di esperienze e di informazioni, la sicurezza e tutti gli aspetti legati alla cooperazione culturale.

Per quanto riguarda in particolare gli scambi economici, ha precisato che la società italiana “Enel Green Power” per la promozione delle energie rinnovabili, avvierà presto un grande progetto in Marocco nel campo delle energie alternative, e in collaborazione con una grande azienda marocchina. Questo progetto sarà uno dei più importanti in Africa, ha sottolineato menzionando anche  le prospettive promettenti di collaborazione  tra la società energetica italiana “ENI” e alcune aziende marocchine.

Questi sono segnali forti che non mancheranno di  far progredire la cooperazione tra le nostre aziende”, ha dichiarato il Sottosegretario di Stato italiano citando l’agricoltura, l’energia, le infrastrutture e lo sviluppo tecnologico in molti settori aperti a partenariati tra queste aziende.

Amendola ha osservato in questo contesto che “strategicamente, le aziende italiane e marocchine mirano a  rafforzare il partenariato tra i due paesi, ma anche con il resto dell’Africa.”

Il responsabile italiano, in questo stesso senso, ha rivolto un vibrante omaggio alla comunità marocchina in Italia, stimata a circa 620.000 persone cha, ha detto, contribuisce in modo sostanziale alla crescita dell’economia italiana (60.000 aziende sono di proprietà di marocchini) e che potrebbe a lungo termine far beneficiare l’economia marocchina della sua  competenza grazie in particolare  ai marocchini che tornano nei loro paesi per  avviare progetti economici.

Questa dinamica comunità ha “dimostrato che l’integrazione non è solo possibile, ma può essere un successo”, ha aggiunto.

Per l’Europa che oggi nutre preoccupazioni per quanto riguarda i flussi migratori, la storia della comunità marocchina in Italia rappresenta  una storia di successo  per il nostro paese e una possibilità di grande benessere per i nostri nuovi concittadini” , ha continuato.

Per quanto concerne la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e di lotta al terrorismo, Amendola ha detto che oltre all’aspetto repressivo, l’Italia basa la sua strategia in questo settore sulla cultura, la prevenzione, la lotta contro l’emarginazione sociale dei giovani e il rispetto del credo religioso, sottolineando in particolare l’interesse dell’Italia verso l’esperienza proficua del Marocco in materia di formazione di  imam e predicatori.

L’Italia desidera sul suo territorio un Islam di pace e di amicizia, come quello sostenuto dal Marocco, ha affermato il sottosegretario di Stato italiano che dovrebbe visitare, giovedì a Rabat, l’Istituto Mohammed VI per la formazione degli imam, predicatori e predicatrici.

Parlando inoltre dello svolgimento in Marocco nel prossimo novembre della conferenza mondiale sul clima (COP 22), il responsabile italiano ha affermato che si tratta di un evento di  “estrema importanza” a cui l’Italia parteciperà al più alto livello.

Ha ricordato in questo contesto che il Marocco e l’Italia hanno recentemente firmato un accordo in materia di ambiente e di lotta contro il riscaldamento climatico, che si traduce con il sostegno e l’assistenza tecnica e finanziaria attraverso il Centro Marocchino di competenze sui cambiamenti climatici.

Amendola aveva incontrato mercoledì il capo del governo Abdelilah Benkirane, la ministra delegata al Ministero degli affari esteri e della cooperazione, Mbarka Bouaida e il Ministro delegati agli Interni, Cherki Drais.

Questi incontri sono stati un’opportunità per entrambe le parti per evidenziare la qualità delle relazioni di amicizia che legano i due paesi, la comune volontà di cooperare ulteriormente in diversi settori e di dare nuovo impulso agli scambi nell’ambito di una nuova partnership che apra nuovi orizzonti per le PMI e permettano lo scambio di esperienze in settori ad alto valore aggiunto, in particolare l’energia rinnovabile.

Le due parti hanno anche esaminato le questioni regionali e internazionali di interesse comune, in particolare la situazione della sicurezza in Medio Oriente e la migrazione clandestina.

Durante questi colloqui, i responsabili marocchini hanno espresso al responsabile italiano  il loro fermo impegno nel rafforzare ulteriormente le relazioni di amicizia tra i due paesi, di  aumentare la cooperazione con la penisola a livelli più alti e promuovere gli scambi bilaterali.

Essi hanno inoltre esaminato il processo di riforme politiche, economiche e sociali in cui il Marocco si è impegnato da diversi anni nonché l’esperienza del Regno nel campo della migrazione e della sicurezza delle frontiere.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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