Maturità 2016: Elio Vittorini il grande atteso
Elio Vittorini è nato a Siracusa nel 1907. Trascorre l’infanzia in vari paesi, per via del lavoro del padre ferroviere; sin da giovanissimo si interessa alla cultura e dopo essersi trasferito a nord per impiegarsi nell’edilizia inizia a collaborare con la rivista Solaria, a Firenze. L’esistenza di Elio Vittorini è fortemente segnata dalle vicende storiche e politiche e dalla sua adesione all’antifascismo. Da Firenze giunge a Milano dove viene arrestato e liberato soltanto in seguito all’armistizio dell’8 settembre del 1943.
Elio Vittorini è stato un valente partigiano e questa esperienza ha ispirato la scrittura del noto romanzo Uomini e no del 1945 nel quale sono confluite le tragiche vicissitudini della guerra sublimate in una narrazione simbolica. In seguito alla liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista, Vittorini entra nel partito comunista e fonda la rivista Il politecnico.
Lo scrittore muore a Milano nel 1966 dopo aver contribuito, con il collega Italo Calvino, alla nascita della rivista Il menabo.
La poetica e le opere di Elio Vittorini
La formazione letteraria e la poetica di Elio Vittorini è stata fortemente influenzata, in maniera importante, dagli scrittori di lingua inglese che traduceva e leggeva. Nelle sue prime opere, come Il garofano rosso, Elio Vittorini ricorre ad un linguaggio diretto e reale che riprende anche in Uomini e no dove descrive in maniera obiettiva le difficoltà e le lacerazioni della guerra civile italiana.
Nella poetica di Elio Vittorini i temi maggiormente affrontati ruotano attorno alla sopraffazione, alla violenza e alle loro conseguenze. In particolare, lo scrittore si sofferma sulla condizione di sottomissione e di sofferenza che riguardava i lavoratori, come i minatori protagonisti di Viaggio in Sardegna. Dolore e povertà sono esaminati in Conversazioni di Sicilia del 1941, ambientato al tempo della guerra civile spagnola. Il protagonista, di origini siciliane proprio come l’autore, decide di andare alla ricerca della sua infanzia tornando alle origini. Giunto in Sicilia si rende conto delle condizioni in cui vivono i bambini, attanagliati dalle malattie e dall’indigenza, e si vede costretto a concludere che si tratta di una condizione diffusa e comune.
Un tema caro allo scrittore è il viaggio inteso come scoperta e conoscenza degli altri e del mondo. Il viaggio è affrontato nel romanzo Il garofano rosso e Le donne di Messina, un romanzo corale nel quale si legano le vicende di alcune donne di Messina e di zio Agrippa che parte alla ricerca della figlia, percorrendo l’Italia distrutta dalla guerra. Fra il 1952 ed il 1955 ha lavorato a Le città del mondo che però non ha concluso, a causa della lunga malattia che lo ha portato alla morte.
La produzione di Elio Vittorini è variegata e comprende, oltre a svariati articoli, anche saggi e biografie come quella dedicata all’artista Renato Guttuso.