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Cade da scogliera a Malta. Ferito gravemente turista italiano

maltaL’incidente si è verificato nella baia di Mistra. Sembra che il giovane si stesse arrampicando sulla parete di roccia per raggiungere una spiaggia, ma per motivi ancora da chiarire, sia scivolato cadendo rovinosamente

 

Si stava arrampicando su una parete della baia di Mistra, tra le migliori spiagge rocciose a Malta. Ad un certo punto ha perso l’equilibrio ed è caduto sulla scogliera sottostante dopo aver compiuto un volo di oltre sette metri. Protagonsita della disavventura un turista italiano. Per soccorrerlo è scattata la “mission impossible” poichè l’uomo è stato issato dai piedi della scogliera da un elicottero dell’Aviazione Militare e poi adagiato sul molo dove è stato prelevato da un’ambulanza.

Ora il giovane si trova ricoverato all’ospedale: nella caduta ha riportato sospette fratture al bacino e a una gamba. I medici non hanno escluso la prognosi riservata. L’episodio si è verificato giovedì. Il giovane, con tutta probabilità voleva raggiungere il mare attraverso una via alternativa alla spiaggia e così aveva deciso di arrampicarsi sulla scogliera. A dare l’allarme sono stati alcuni bagnati che hanno assistito alla scena; tra di loro anche alcuni amici del ferito.

Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all’estero, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

Lecce, 23 giugno 2016                                                                                                                                                                                           

Giovanni D’AGATA

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