Anche se sembra semplice, in realtà fotografare i paesaggi presenta degli aspetti piuttosto complessi. Non sempre è semplice capire dove si sbaglia nella realizzazione di una foto, per cui è sempre bene ascoltare i consigli degli esperti ed essere sempre informati e aggiornati. Se siete alle prime armi con la fotografia digitale, oppure se siete alla ricerca di nuove idee per migliorare le vostre foto, seguite i nostri consigli e riuscirete ad ottenere foto bellissime con uno sforzo minimo. (Qui invece una selezione di accessori per la fotografia di paesaggi e naturalistica che potrà esservi molto utile).
L’ora giusta
Mentre scattate una foto ad un paesaggio, l’ora in cui svolgete questa azione può essere determinante per la qualità della luce. La resa delle foto, spesso, dipende quasi esclusivamente da questo. Di conseguenza, i fotografi tendono a scattare le proprie foto nelle prime ore del mattino o durante il tardo pomeriggio, quando il sole è più basso, per avere un minor contrasto e una maggiore vastità di colori. Se però non volete uscire all’alba perché volete riposarvi, niente panico, esistono delle soluzioni alternative.
Composizione
La composizione è la chiave per il successo della fotografia di paesaggio. Se non sapete da dove cominciare, utilizzate la regola dei terzi, che è un principio facile da applicare. Basta dividere la vostra struttura in tre parti immaginarie su entrambi gli assi, orizzontale e verticale. A questo punto, dovrete individuare i punti in cui le linee si intersecano tra di loro. In ogni caso, la regola non va seguita alla lettera, ma è possibile ignorare le convenzioni della composizione per imparare tutto dalla pratica. I tentativi potrebbero fallire, ma potrebbe anche venir fuori un capolavoro originale e sorprendente. Siate audaci nella sperimentazione.
Posizione
Quando vi recate a fare foto di paesaggio, portatevi sempre dietro una mappa e una bussola per orientarvi meglio nel trovare i punti migliori in cui scattare le vostre foto. Occorre molto tempo per capire la posizione ideale per le foto, perché bisogna spostarsi più volte alla ricerca del luogo migliore relativamente alla luce e all’oggetto dello scatto.
Filtri di polarizzazione
La maggior parte dei fotografi di paesaggio ha un filtro polarizzatore circolare nel proprio zaino fotografico. Questi filtri possono avere molti utilizzi, ma per il fotografo di paesaggio le due caratteristiche chiave sono la capacità di ridurre il riflesso che potrebbe abbagliare l’intero soggetto e l’aumento dell’intensità del colore, della saturazione e del contrasto.
Profondità di campo
Molti fotografi di paesaggio desiderano un’immagine nitida in tutta la scena, in modo che gli elementi di interesse siano posti in primo piano, come ad esempio una roccia in un lago. Ciò può essere ottenuto in modo relativamente semplice utilizzando i principi della profondità di campo, per cui minore è l’apertura del diaframma che si utilizza, ad esempio f / 22, e maggiore è l’area per la messa a fuoco. In genere, quando si utilizzano piccole aperture, è necessario compensare con tempi di posa lenti, quindi è essenziale usare un treppiede, che vi consentirà anche di stabilizzare l’immagine.
Luminosità
Uno dei grandi problemi per i fotografi di paesaggio è la differenza di luminosità tra il cielo e la terra. Mentre l’occhio umano è in grado di percepire i dettagli, un sensore digitale non è in grado di registrarli. Per questo sono stati creati i filtri ND Grad, che vengono utilizzati moltissimo dai fotografi. La loro graduale transizione da chiaro a scuro consente al fotografo di bilanciare l’esposizione tra il cielo e la terra e le aree di luce e ombra. Un’alternativa a questo, è l’editing che può essere fatto sulle foto a posteriori. Infatti, con software come Photoshop o Lightroom è possibile modificare molti parametri, arrivando perfino a stravolgere i colori e il bilanciamento della foto se lo vorrete.
