GRANO, FIMA: CONTINUA LA PROTESTA DEL MONDO AGRICOLO A FOGGIA
Speravamo che gli industriali presenti in camera di commercio oggi presentassero fatture per consentire all’ ente camerale di rilevare un prezzo in discesa della semola. Invece, nulla di fatto. Le semole per la seconda settimana consecutiva non sono state quotate mentre il listino del grano è stato riconfermato, senza l’ausilio della commissione ma d’ufficio. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, coordinatore Fima, federazione italiana movimenti agricoli.
La mattinata è stata un po’ accesa perché gli agricoltori e i consumatori non si spiegano come mai il grano scende e le semole rimangono stazionarie insieme al pane e alla pasta. Ciò ha generato momenti di tensione con il dirigente camerale.
Agli agricoltori non interessano né misure per lo stoccaggio di grano estero, da finanziarsi con soldi pubblici del Piano di settore, né contratti di filiera, ma una nuova commissione trasparente di mercato che consenta di formulare previsioni di prezzo con la controparte agricola, oggi totalmente esclusa dalle negoziazioni. Gli agricoltori vogliono sapere l’ entità delle importazioni, esportazioni, produzioni, consumi e scorte in tempo reale, ed i prezzi d’importazione del grano estero compresi quelli di esportazione.
Il fatto che gli agricoltori diano il grano in conto deposito non implica, come ha deciso di fare l’ ente camerale di Foggia, che le quotazioni siano opera di commercianti e industria molitoria. Dal 2010, infatti, l’ Ente non rileva più un prezzo alla produzione ma solo un prezzo all’ ingrosso franco partenza luogo di stoccaggio. Ciò nonostante, nella Commissione Tecnica ormai deserta, c’erano anche gli agricoltori. Che senso hanno queste contraddizioni?
I presenti alla manifestazione di protesta – conclude De Bonis – hanno deciso di costituire un’associazione di produttori di grano duro che tuteli adeguatamente il lavoro e i sacrifici di chi produce ed abbia la possibilità di designare propri rappresentati di fiducia in una nuova commissione unica nazionale con criteri di previsione trasparenti, dando mandato alla Fima di organizzare il percorso.