FESTA DELLE ERBE E DELLA LAVANDA A COSIO
E’ stata una giornata davvero da ricordare quella organizzata a Cosio dalla Pro Loco e dal Comune. La Festa delle Erbe e della Lavanda, giunta all’XIesima edizione, ha portato più di mille appassionati di gastronomia ed erbe nell’entroterra della Valle Arroscia per vivere una indimenticabile Promenade del gusto e degli aromi di Liguria.
L’ evento è nato sulla base di una secolare consuetudine degli abitanti di Cosio, legata all’uso delle erbe spontanee in campo alimentare, medicinale, veterinario, rituale e pastorale. Al mercatino, con decine di stand, aperto fin dal mattino, sono passate migliaia di persone. A mezzogiorno in punto è partita la kermesse del gusto: undici tappe che hanno portato gli oltre mille partecipanti ad assaggiare, grazie a questo indovinato “Pranzo nel borgo”, le migliori specialità gastronomiche dalla valle Arroscia. Spettacolari le tradizionali “raviole”, preparate con moltissime erbe spontanee dalle signore del paese e cotte negli antichi forni a legna, le squisite “turle” ripiene di patate, uova, formaggio, olio extravergine di oliva ed erbe aromatiche e le celebri “caterinette” aromatizzate alla lavanda.
“L’intento – ci hanno spiegato Antono Galante (presidente) e Daniela Apolloni della Pro Loco di Cosio- è quello di far conoscere il patrimonio della gastronomia cosiese e difenderne la specificità. Cosio non è dunque solo famoso per gli artisti Situazionisti, ma è anche un luogo incantevole dove assaporare l’antica cucina ligure ed un borgo nel quale si cerca di rilanciare le tradizioni e sostenere il benessere della persona attraverso il corretto uso alimentare e curativo delle erbe locali ed aromatiche. Vogliamo ringraziare i più di cento volontari che hanno operato per la buona riuscita della Festa”.
Le undici tappe gastronomiche sono state situate nei luoghi più belli e caratteristici del borgo, così da permette ai turisti ed ai visitatori di conoscere i punti caratteristici del borgo (il vecchio torchio, il mulino, la chiesa, il lavatorio, il comune, la casa di Piero Simondo, il frantoio) ed alcuni siti nei quali sono state ricostruite le attività artigianali ed agricole che caratterizzavano fino a pochi anni or sono la vita della Valle. La giornata è stata allietata da musiche, balli, canti folcloristici e da un eccezionale Trio di suonatori di stornelli. I visitatori hanno anche potuto ammirare (nell’ Oratorio di Nostra Signora Assunta) i celebri “Cartelami” (otto sagome sttecentesche dipinte a tempera su tela incollata a cartone), visitare il Museo etnobotanico “In Herbis Salus”, nato per tramandare la tradizione dell’utilizzo delle erbe e delle piante e la mostra di acquerelli di Alberto Contestabile (da Paradigma d’ Arte ) dedicata agli scorsi più belli di Cosio d’ Arroscia. Nel pomeriggio si è anche tenuto (nell’Oratorio dell’Assunta) un interessante “Convegno sulle Erbe”, presenti il professor Mauro Mariotti (responsabile del Polo Botanico dell’Università di Genova e dei Giardini Hanbury di Ventimiglia) e Franco Stalla, esperto di lavanda, ibridatore, sperimentatore e gestore brevetti. Si è svolta anche l’inaugurazione dell’installazione, sul muro esterno del Museo, dell’opera “Paesaggio Ligure”, del celebre pittore cosiese Piero Simondo. La riproduzione, su alluminio, del quadro è stata donata dall’ autore al suo paese natale, che vuole così iniziare un percorso d’arte, per le vie del borgo medievale, che ogni anno si arricchirà di nuove installazioni dedicate ad uno dei più grandi artisti del Novecento e cofondatore dell’ Arte Situazionista. La giornata si è chiusa in bellezza nell’ Oratorio dell’ Assunta con il concerto del famoso Maestro Lorenzo Antinori (Cappella Musicale Concattedrale di Urbania), nell’ ambito della rassegna musicale Vallinmusica.
CLAUDIO ALMANZI