Editoriali

MAXI SEQUESTRO DEI CARABINIERI: ARRESTATO CON 12 KG DI MARJIUANA

 

Immagine1 cicco 2I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone hanno tratto in arresto sabato 10 settembre durante le ore pomeridiane, Antonio Ciccopiedi, cl’68, pregiudicato, per coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Da tempo ai militari erano giunte segnalazioni su strani movimenti all’interno di una mega villa in via Temesa, una delle stradine isolate che diradano sul lungomare cittadino di via Magna Grecia; sabato pomeriggio gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo sul sito, una villa di 4 piani con un grande giardino. Da una prima ricognizione esterna si erano potuti rilevare alcuni elementi importanti quali la presenza di due cani pitbull, uno dei quali legato con una catena, e di alcune piante di canapa indica che sporgevano da uno dei balconi.

Nonostante  i tentativi di suonare al campanello, nulla lasciava immaginare che all’interno dell’immobile – in particolare stato di abbandono e degrado – vi fosse in quel momento alcuna persona; talché i militari rimodulavano il dispositivo, appostandosi all’inizio della stradina che conduceva alla villa, mentre ulteriori Carabinieri provavano a ricercare il proprietario dell’immobile, vecchia conoscenza dell’Arma, in luoghi e locali dove era solito notarlo.

Dette ricerche davano esito infruttuoso, per la qual cosa la squadra di militari si riavvicinava all’obiettivo notando due importanti anomalie rispetto a quanto osservato poco prima: il pitbull che era legato con una catena, ora era libero e ringhiava contro i militari davanti al cancello, e soprattutto erano sparite le piantine dal davanzale del balcone.

Troppe anomalie, per non effettuare un blitz in grande stile: mentre si cercava di rendere innocuo il pitbull, probabilmente messo li proprio “ a guardia” contro le Forze dell’Ordine, una squadra di Carabinieri ispezionava il giardino, mentre un’ulteriore aliquota si recava alla porta d’ingresso. Qui nonostante i numerosi tentativi di suonare, non perveniva nessuna risposta dall’interno, ma all’occhio attento di un Carabiniere del Nucleo Operativo non sfuggiva il movimento sospetto di una tenda da una finestra al primo piano . Dopo pochi istanti si sfondava la porta e si faceva irruzione nella villa, di dimensioni ciclopiche, vista la presenza di almeno dieci ambienti diversi per piano. Al quarto ed ultimo piano finalmente si scovava il Ciccopiedi, unitamente alla sua compagna ed ad una bambina di 5 anni. L’uomo affermando di non aver udito alcunché protestava vivamente contro quello che definiva un abuso da parte dei militari; successivamente veniva reso edotto delle motivazioni della presenza degli investigatori, e delle conseguenti facoltà di legge accordategli in tema di perquisizioni.

Su due balconi venivano quindi rinvenuti 70 vasi con fusto reciso da poco, incontrovertibilmente riconducibili a piante di canapa indica, unitamente ad un sistema di irrigazione “ a gocciolatoio” perfettamente funzionante; medesima scena si presentava in un angolo del giardino ove venivano rinvenuti ulteriori 30 vasi, sempre contenenti fusti di canapa indica appena recisi. Anche qui era in funzione un sistema di irrigazione artigianale ma assolutamente funzionante.

Il clima non aiutava di certo le operazioni di polizia giudiziaria vista la copiosa pioggia che sferzava il terreno: senonché proprio dal fango arrivava un insperato aiuto. Tracce di calpestio freschissime sul terreno portavano al muretto che divideva proprietà del Ciccopiedi con il terreno confinante, o meglio sottostante visto che le ville in quella zona collinare sono in posizione sovraordinate una sopra l’altra. Qui spuntava una scala in alluminio, poggiata al piano sottostante in un’altra proprietà ed utilizzata per scendere di livello e attraverso un camminamento tra vegetazione incolta – ma calpestata –si arrivava, seguendo le orme, ad un rustico in fase di ristrutturazione. Dentro il rustico, nascoste dietro un tavolaccio in legno, venivano rinvenute 6 buste strapiene di foglie di marjuana.

Le buste recavano l’immagine di brand di catene di negozi di abbigliamento, e ne venivano rinvenute alcune identiche dentro l’abitazione del Ciccopiedi.

In una delle buste vi era anche una confezione di tabacco ( ma con dentro semi di pianta di canapa indica), la medesima marca di una confezione trovata sul comodino della camera da letto del soggetto.

Inoltre venivano rinvenuti  all’interno dell’abitazione 105 bulbi atti ad “ospitare” semi per la coltivazione di piante.

Troppi elementi univoci per non individuare nel Ciccopiedi l’autore della coltivazione e del maldestro tentativo di occultare il raccolto illegale. Scattate le manette, il Ciccopiedi veniva portato in Caserma per la redazione del verbale d’arresto.

Dal quantitavivo ingente sequestrato è ipotizzabile che si possano ricavare almeno undicimila dosi, per un controvalore in non meno di 55mila Euro.

Oggi la convalida della misura precautelare, con la sottoposizione agli arresti domiciliari del soggetto.

Ulteriori attività antidroga sono tutt’ora in corsa su Crotone ed Isola Capo Rizzuto.

 

 

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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